Sciuscià: sul palco di Musicultura le esibizioni di altri 13 artisti in concorso

Il racconto passo dopo passo della terza e della quarta serata fatto dalla redazione universitaria

Eccoci alla terza serata di Audizioni Live di Musicultura. Continua il viaggio alla scoperta degli artisti in concorso e per questa tappa ospite d’eccezione è un grande amico del Festival, il giornalista e critico musicale John Vignola, che sul palco del Teatro Lauro Rossi di Macerata spiega l’importanza del manager artistico nell’ambito di una carriera musicale. Parlando, tra gli altri, di Tom Parker, Brian Epstein e Peter Grant, la storica voce di Rai Radio 1 sottolinea l’importanza di questa figura che non si limita a lavorare per la gestione di tutte le attività commerciali, ma affianca gli artisti e fa loro da specchio permettendogli di spiccare il volo.

Dopo la scoperta di questo aspetto meno noto del mondo musicale, si passa alle esibizioni. Il primo a proporre al pubblico la sua arte è Scuro, che con la sua esperienza decennale tra testi, arrangiamenti e canto ci accompagna in una commistione tra profondità delle parole e sperimentazione elettronica. La seconda performance è quella di Avorio, cantautore impegnato nel riportare in auge le tradizioni che punta tutto sulla semplicità. Accompagnato solo dalla sua chitarra acustica, spiega che “quando si registra in studio, si cerca sempre di essere perfetti. Ma è proprio quella perfezione a mascherare l’emozione primordiale provata nel momento in cui ci si esibisce”. Canto e ballo si accarezzano invece nella performance di iosonorama, che prima rivela tutta la sua energia con Pos/To/Me, poi si abbandona a una preghiera atipica per Napoli con Zero Volume. Per lei la musica è sinonimo di audacia e coinvolgimento, ma anche esigenza di movimento, come testimonia anche la sua passione per la danza.

La serata continua con il quarto artista, Zerella, che propone canzoni intime e dirette, pervase da sfumature di alternative rock e pop del nuovo millennio. La sua sensibilità racconta una storia d’amore che viene ascoltata tutta d’un fiato, coinvolgendo il pubblico con la genuinità delle sue parole. Il palco viene lasciato, poi, a Guido Maria Grillo che, in un mix inebriante tra elettronica e musica araba, inizia l’esibizione con Chi ci salverà. Per lui le radici sono un segno distintivo che va preservato e lo si evince dall’incontro tra musicalità e testo, in cui riecheggia tutta l’eco del Mediterraneo. È Faax il sesto artista a proporre le sue canzoni. Con alle spalle la passione per il canto che lo accompagna sin da bambino – alimentata dall’ascolto dei pionieri del rap nostrano – si butta e investe tutto se stesso nella musica solo recentemente, componendo brani che intrecciano l’introspezione a un flow incisivo e olistico. L’ultima esibizione è quella di Fran e i Pensieri Molesti, i cui pensieri molesti altro non sono che “pensieri autoindotti, che stimolano la mente e inducono ogni persona ad agire contro la propria volontà”, spiega la cantante. I due brani presentati sono un esempio di ricerca di nuovi orizzonti musicali attraverso l’uso di elettronica e svariati strumenti, creando un connubio intenso tra cantautorato e dinamismo performativo.

La serata si conclude con il Premio Banca Macerata che viene assegnato a iosonorama.

 


È un momento dedicato alla tragedia degli eventi bellici che stanno sconvolgendo il mondo ad aprire la quarta serata di Audizioni Live. Tra le poltrone del Teatro Lauro Rossi risuonano le note dell’inno ucraino, a testimonianza dell’ideale abbraccio dato alle persone la cui vita è stata stravolta nell’ultima settimana. Poi di nuovo spazio alla musica.

La prima a esibirsi è Anna e l’Appartamento, alter-ego musicale di Anastasia, cantautrice veronese che, in risposta alla domanda di uno dei membri della giuria di Musicultura che la interroga sul suo modo di comporre, spiega che è il pianoforte ad aiutarla a dar forma alle proprie idee.  A seguire Vito, giovane talento siciliano già noto al grande pubblico per la sua partecipazione al programma televisivo “Ti lascio una canzone”, che con i suoi pezzi vuole far conoscere le sue emozioni e i suoi pensieri, laddove – spiega – non è particolarmente portato a farlo in altri modi. La musica, quindi, è per lui il mezzo di comunicazione privilegiato.  Il terzo artista è Hurricane, cantautore e produttore di Vicenza il cui percorso artistico è stato segnato da una lunga esperienza londinese nell’ambito della quale ha suonato con i Nysza, fatto da turnista in diversi locali storici e si è diplomato in songwriting al BIMM. Il suo sound, in continua evoluzione, si ispira – dichiara – a quello di John Butler.

Successivamente, Matteo Leone presenta due brani in tabarchino, dialetto del suo paese, Calasetta.  Nei suoi pezzi decide di unire il blues alle sonorità mediterranee; narra in musica storie di viaggi, di mare e le gesta di donne e uomini che cercano dal 1400 un posto da chiamare ‘casa’. È poi la volta di Costanza, che partecipa per la seconda volta a Musicultura, dopo essere stata tra gli 8 vincitori del Festival nel 2020 con la sua 100 maglioni. “La musica – afferma sul palco – è per me una maniera per combattere il lato oscuro della vita. Infine, è la volta di Francesco Forni, che ha alle spalle una carriera nutrita e longeva, ricca di produzioni. Presenta al pubblico due brani estratti dal suo ultimo album, che gli ha dato l’opportunità di cimentarsi, per la prima volta, nella scrittura nel suo dialetto: il napoletano.

A seguito del voto del pubblico presente in sala e degli utenti social, il Premio Banca Macerata viene assegnato a Vito.