Elena Mil vince Musicultura 2025

Alla cantautrice milanese la Targa Banca Macerata e il Premio per il miglior testo

Si è appena conclusa la Finalissima  del concorso sul palco dello Sferisterio di Macerata, ma l’eco delle voci protagoniste della 36ª edizione di Musicultura continua – e continuerà – a risuonare. Due serate di musica, parole e intensità hanno animato uno dei luoghi più suggestivi d’Italia, trasformandolo ancora una volta nel cuore pulsante della canzone d’autore. Quella appena conclusa è stata un’edizione che ha saputo emozionare e sorprendere, portando in scena nuovi linguaggi, storie personali e collettive, voci autentiche capaci di lasciare il segno.

E mentre il sipario cala su una delle rassegne più significative del panorama musicale italiano, è tempo di celebrare i talenti in gara e di scoprire tutti i premi assegnati durante le due serate conclusive.

Con La Ballata dell’inferno è Elena Mil la vincitrice assoluta della XXXVI edizione di Musicultura. A lei va la Targa Banca Macerata, del valore di 20.000 euro. «Ho iniziato a fare musica appena un anno fa, tutto questo non mi sembra vero. Ringrazio di cuore il pubblico qui presente: i loro sguardi mi hanno dato una forza incredibile su questo palco», ha detto visibilmente commossa, ricevendo l’applauso caloroso dell’Arena Sferisterio.

È sempre lei a ricevere il Premio per il Miglior Testo, assegnato dalla giuria universitaria composta dagli studenti degli atenei di Macerata e Camerino. A convincere la giuria è stata una «scrittura essenziale ma intensa», capace di raccontare «una realtà interiore complessa con uno sguardo lucido e originale». «È una voce che parla di fragilità senza vittimismo, che riflette sul dolore senza retorica, e che riesce, con delicatezza, a lasciare il segno» – si legge nella motivazione. Il riconoscimento, accompagnato da un premio in denaro di 2.000 euro, celebra non solo la qualità della scrittura, ma anche la capacità di toccare corde profonde con parole essenziali e vere.

Novità assoluta di quest’anno è il Premio Grotte di Frasassi, che rappresenta il connubio musica, territorio e sperimentazione artistica. Il premio, del valore di 2.000 euro, prevede di trasformare le celebri grotte marchigiane in una residenza artistica per realizzare una performance, in un dialogo creativo tra natura e suono. A vincerlo è stato Ibisco con Languore, un brano capace di evocare atmosfere sotterranee e suggestioni profonde, in perfetta sintonia con lo spirito del premio.

Il Premio PMI – Miglior Progetto Discografico, del valore di 2.000 euro e conferito da PMI (Produttori Musicali Indipendenti), è stato assegnato a Moonari per il brano Funamboli. Un riconoscimento che valorizza l’autonomia creativa, la coerenza artistica e la visione produttiva di un progetto indipendente.

È alla sua seconda edizione, invece, il Premio “La casa in riva al mare”, assegnato dai detenuti della Casa di Reclusione di Barcaglione, protagonisti di un progetto che intreccia musica, ascolto e riflessione all’interno del carcere. Un riconoscimento che nasce dal dialogo tra mondi apparentemente distanti e che quest’anno ha toccato corde profonde con Alessandra Nazzaro, premiata per Ouverture, brano capace di farsi ponte tra dentro e fuori, tra chi scrive e chi ascolta.

Agli Abat-jour, con il brano Oblio, vanno due riconoscimenti. Il Premio Nuovo IMAIE, del valore di 10.000 euro, destinato al finanziamento di un tour. Un riconoscimento che guarda al futuro e punta a sostenere concretamente il percorso dal vivo degli artisti, premiando il potenziale espressivo e performativo di una proposta che ha saputo distinguersi per intensità, identità sonora e visione artistica. E ancora, la stampa decide di conferirgli il Premio della Critica, dal valore di 2.000 euro, dedicato a Piero Cesanelli, ideatore e co-fondatore del Festival.

Spazio, poi, a un riconoscimento speciale, pensato per celebrare un percorso artistico eccezionale: le Università di Macerata e Camerino hanno voluto rendere omaggio a Riccardo Cocciante, conferendogli un’onorificenza speciale per il suo straordinario contributo alla musica. A consegnare la targa sono saliti sul palco dello Sferisterio i rettori John McCourt e Graziano Leoni, in rappresentanza dei due atenei marchigiani, che da anni collaborano con Musicultura nel valorizzare la cultura musicale e il talento.

La motivazione del premio traccia un ritratto vivido e profondo dell’artista:
«Per la straordinaria capacità di coniugare intensità emotiva, originalità compositiva e rigore interpretativo, Riccardo Cocciante ha segnato con la sua voce unica la storia della musica italiana e internazionale. La sua opera, ricca di passione e autenticità, ha attraversato generazioni, unendo canzone d’autore, teatro musicale e contaminazioni culturali. Riconosciamo in lui un Maestro capace di dare voce all’anima, testimone di un’arte che emoziona, trascina, ispira e vince il tempo».

Con questo riconoscimento, Musicultura ha voluto celebrare non solo una carriera straordinaria, ma anche il valore umano e culturale di un artista che ha saputo imprimere una traccia profonda nell’immaginario collettivo, attraverso parole, melodie e interpretazioni che restano scolpite nel tempo.