G Pillola

Guglielmo è nato e cresciuto a Genova. Seppur all’ombra della grande scuola cantautorale, affonda le sue radici musicali nell’universo rap.
Da sempre affascinato dalle contaminazioni, col trasferimento a Torino nel 2015 vede sfumare il genere di partenza sempre di più verso il cantautorato pop moderno, tramite cui si racconta in modo semplice e descrittivo, congelando momenti di quotidianità.
Accompagnato dalle produzioni di Blue Jeans, surfa tra le onde della musica Italiana degli anni ’70 e’80, del pop francese e dell’indie rock europeo.

L’esibizione


Il testo


Lo specchio

E io lo so che non c’è una teoria con te
Che non l’avessi detto starei giocando alla Play
E mi dispiace la Messina è un Heineken
Se non ci credi guarda fino in fondo l’etichetta

Le ho detto che forse siamo nei guai
Che io non vorrei darmi una calmata
Mi spiace che sia morto quel bonsai
Lo so che tua madre me lo annaffiava
È dura, non avere l’ascensore a vent’anni
Ed averne cinquanta di scale
E scusa, che non ho preso da bere
Pioveva, еro in moto, volevo arrivare da te
Pеró, io pensavo che avessi il controllo
Delle cose che ruotano attorno
Se ripeto le cose tre volte
Alla quarta mi romperò il collo

E io lo so che non c’è una teoria con te
Che non l’avessi detto starei giocando alla play
E mi dispiace la Messina è un Heineken
Se non ci credi guarda fino in fondo l’etichetta

Sai faccio molta fatica
A farmi accettare da lui
Che veste dentro i miei panni
E mi sembra ben vestito
E no non piangerò mica, non sono come te
Che sbucci le cipolle mentre discutiamo
Non è una finestra ma un’inutile impressione
Maledetto io che canto solo nudo nella doccia
Cos’è una bilancia, solo stupida attrazione
Che mi lascia appeso ad uno stendipanni per sei ore

E io lo so che non c’è una teoria con te
Che non l’avessi detto starei giocando alla play
E mi dispiace la Messina è un Heineken
Se non ci credi guarda fino in fondo l’etichetta