Luigi Friotto

Fossacesia (Chieti)

Sangue abruzzese, animo intimista: la sobrietà è il credo di Luigi Friotto. Dal 2003 iniziano gli spettacoli del compositore in acustico, tra scorci di paese e teatri. Nel 2013 partecipa al suo primo concerto sull’acqua, esibendosi con 9 musicisti su una zattera sulla Costa dei Trabocchi. Pubblica l’EP “Lucernario” sui quattro elementi, incide “Canto di Passaggio” nella faggeta di Pallano, compone la colonna sonora per “La contesa”, pièce teatrale sulla figura di Giuda Iscariota.

L’esibizione


Il testo

Mirecah


Sono stato a Mirecah però
non ho visto tesori
né vestiti di sole
solo una lucida normalità.
C’era un ponte a Mirecah però
non portava più altrove
tutta la gente si muove
dentro i paesi felici, la gloria per tutti
e una giostra di fate,
sulle promesse dei treni lucenti
che sferzano il fiato e che mentono ancora.
Ricordati fermamente di restare
dentro il tuo tempio e il suo portale
tu sei il tuo tempio e pure l’architrave
Mirecah non l’hai vista mai spuntare
Mirecah è un faro senza oscurità
Mirecah adesso portami a brillare
e che luce che sale ti lascio per non ritornare
Mirecah amore di necessità
senza un minuto di carnalità
che viltà per questo tempo.
Ricordati fermamente di abbracciare
tutto il tuo tempio e il suo portale
sei tu il tuo tempio e pure l’architrave
sei la conquista buona senza andare
Mirecah largo senza libertà
Mirecah adesso lasciami brillare
e che luce che sale, ti lascio per dimenticare
Mirecah abbaglio della civiltà
senza il miracolo della pietà
che viltà per questo tempo.
Ricordati fermamente di restare

Mirecah è un regno senza re che si disperderà da sé.

Ho lasciato Mirecah da un po’
senza troppo rumore
tutta la gente ha un amore
tutta la gente che ha detto che ha fatto
che ha amato e poi l’ha predicato
senza mai dire che ha preso l’amore
ha ripreso l’amore e non l’ha reso indietro.

Ricordati fermamente di restare
dentro il tuo tempio e il suo portale
tu sei il tuo tempio e pure l’architrave
Mirecah non l’hai vista mai spuntare
Mirecah buio della dignità
Mirecah adesso portami a brillare
e che luce che sale ti lascio per non ritornare
Mirecah amore di necessità
senza un minuto di carnalità
che viltà per questo tempo.
Ricordati fermamente di restare
dentro il tuo tempio e il suo portale
sei tu il tuo tempo e pure l’architrave
sei la vittoria buona senza andare.
Ricordati fermamente di restare

Mirecah è un regno senza re che si disperderà da sé.