Moretti

Moretti, pseudonimo di Federico Oliverio, nasce a Milano nel 1997.
Nel tempo libero fa il rider per Deliveroo e scrive quando si dimentica di dormire.
Nel 2012, con il gruppo di cui è chitarrista,vince il concorso Clap&Win all’Alcatraz di Milano. L’anno successivo comincia un percorso da solista che lo porta a suonare su diversi palchi in Italia; esordisce discograficamente con il proprio nome di battesimo nel 2018, quando produce per l’etichetta indipendente Doremillaro (SB)recs l’EP “Decrepito e Irrisolto”.
Dal 2020 cambia nome e stile compositivo e collabora con l’etichetta milanese Bradipo Dischi, con la quale pubblica il suo primo singolo, uscito lo scorso gennaio.

L’esibizione


Il testo


Antiedipo

Cerco aspirazione mentre aspiro nicotina
La mia rabbia e là immobile
E la vita me l’avvicina
Cerco i muri del metrò
Per scriverci cazzate
Cerco manifestazioni per prendere manganellate
La mia vita è più underground di quanto si possa immaginare
La mia musica di dolore
È una malattia mentale
Intanto cerco la mia radio dentro una Peugeout
La mia vita straordinaria chiusa in un metrò
Il mio spirito conquista la libertà
La morale degli altri la pago a metà
Cerco un’anima con cui volare
Cerco un prete che vuol bestemmiare
Cerco in giro e non la trovo
La mia vita sociale
Ed il circo da cui scappavo mi sta ancora aspettando
La conformità sociale mi sta dilaniando
E la mia cultura in piedi solo quando
Ha voglia di farlo
Intanto cerco una scopata senza storia seria
Adesso mi faccio un cannone e dopo un buco in vena
La crudeltà mi sconfigge e il cinismo vince
Quando torno a casa mi suicido su Twitter
Cerco da sempre una discoteca che fa buona musica
Cerco di immaginare un orgasmo dentro a una Multipla
Cerco il sabato sera di non tornare sanguinante
Dopo una serata con gli amici
Dove investo un passante
Intanto cerco un po’ d’erba per poter scappare
Una giornata di sole col mio buio interiore
E mentre mi strappo i capelli con le mani sudate
Sento il cielo che piange con le palle girate
E dopo poco si capisce che il tempo ti mente
Che la memoria non esiste e il futuro non sente
E il documento di questa mia breve storia
È in quel mezzo grammo avvolto
Nella carta stagnola
Intanto cerco una scopata senza storia seria
Adesso mi faccio un cannone e dopo un buco in vena
La crudeltà mi sconfigge e il cinismo vince
Quando torno a casa mi suicido su Twitter