Vena

Si appassiona fin da bambino alla musica, soprattutto alla chitarra.
Affascinato dalla musica cantautorale e rock, prende parte a svariate formazioni musicali.
Con l’arrivo dell’età adulta affianca all’attività chitarristica quella di direttore di formazioni vocali e di tastierista. Dal 2018 al 2020 insegna presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II per il master in “Fisiopatologia, didattica e riabilitazione della voce cantata e recitata”.
Nel 2021 realizza uno dei suoi più grandi sogni: la pubblicazione del suo primo EP, “Sui trenta”.

L’esibizione


Il testo


Brianza

Giocare nei cortili ti sbuccia le ginocchia:
gioia da espiare in parrocchia
vergogna che scrivi
vergogna che ridi
vergogna che non sai dove andare ai bivi.

Scighera, sii fitta, inghiotti il capannone
la condanna con scritto sopra il nostro nome:
Dell’Orto, Arosio, Tagliabue e fratelli
gli uomini al lavoro son tutti belli
tutti foggiati da un mondo convinto
che non aver tempo per i figli sia un vanto,
che non ci sia scelta tra affetto e dovere,
che i soldi non contano, tu li devi contare.

Vale solo quello che è funzionale
macellare il maiale
rivoltare la terra
vendere i mobili
andare in guerra
si scopa per procreare
si vive per lavorare
si piange solo se nel riso ci manca il sale.

“Non avevamo nulla, e ora ecco un impero”
e finisci per crederci anche tu davvero
vergogna le scuse
vergogna le spese
vergogna le checche che si sono arrese.

Piena del Lambro sommergi ogni campo
nascondi la terra che mi ha dato tanto,
nascondi gli abiti che porto addosso
che sono miei ma non li riconosco
mi stringono il petto e la stoffa è dura
mamma Brianza ha sbagliato misura:
sceglie la taglia per tutti i suoi figli
spacciando gli ordini per buoni consigli.

Vale solo quello che è funzionale
macellare il maiale
rivoltare la terra
vendere i mobili
andare in guerra
si scopa per procreare
si vive per lavorare
si piange solo se nel riso ci manca il sale.

Vale da ora anche il mio diritto:
fallire in tutto
perdere tempo
pisciarmi a letto
guardarmi dentro
si scopa per scopare
si vive per urlare
si piange se la Brianza che ho dentro fa male.

Perché vale solo quello che è funzionale
macellare il maiale
rivoltare la terra
vendere i mobili
andare in guerra
si scopa per procreare
si vive per lavorare
si piange solo se nel riso ci manca il sale.