Tsunami

Andrea nasce a Marino, nella provincia romana, e muove i primi passi nella musica all’età di sei anni. Inizia con un corso di chitarra e, più tardi, aggiunge ai suoi studi il canto.
Quattro anni fa un piccolo incidente di percorso lo costringe a un paio di mesi di isolamento in ospedale, così inizia a scrivere i suoi primi brani.
Nel 2021 pubblica il suo primo EP, vince il premio Je So Pazzo e si esibisce sul palco del MEI per il Premio dei Premi.
Il suo nome d’arte? “Tsunami”, proprio come l’onda d’acqua che travolge ogni cosa sul suo cammino.

L’esibizione


Il testo


La chiave di Andrea

Siamo coscienti che anche se è composta d’acqua
La saliva non disseta
E la semplice illusione di mangiare
Alla fine non ci sfama
E Dio la sa quanto vorrei in questo momento
Un pezzo di pane
Ed un bicchiere di vino
Per brindare alla salute dei bugiardi.
Andrea un bel giorno si è perso alla stazione
Perché cercava una risposta dalla gente
La stessa gente correva senza meta
Perché cercava una risposta da altra gente
Andrea si chiede quale sia la chiave per
Non fondere il motore
Di questa umanità che cerca il suo conforto
E mai la soluzione.
Bisognerebbe rimediare ai nostri sbagli
Per non perdere l’ebbrezza di un abbraccio mai scontato
Accogliere il silenzio anche di un’intera sera
Senza perdere l’orgoglio, ma neanche la decenza
Di non trovare sempre a tutti i costi una risposta
Fa danni più una frase detta male che ‘na bomba
Godere dei dettagli e non fermarsi in superficie
E avere sempre cura
Di chi ama e non lo dice.
Andrea un bel giorno ha scritto una canzone
Per far ballare tutta quanta questa gente
Andrea si chiede quale sia la chiave per
Riaccendere il motore
A questa umanità che vuole ad ogni costo
La propria assoluzione.
Bisognerebbe rimediare ai nostri sbagli
Per non perdere l’ebbrezza di un abbraccio mai scontato
Accogliere il silenzio anche di un’intera sera
Senza perdere l’orgoglio, ma neanche la decenza
Di non trovare sempre a tutti i costi una risposta
Fa danni più una frase detta male che ‘na bomba
Godere dei dettagli e non fermarsi in superficie
E avere sempre cura
Di chi ama e non lo dice.
Na na…
Andrea quel giorno d’un tratto s’è fermato
Perché ha capito che la chiave ce l’ha dentro
Guardarsi intorno gli ha insegnato un po’ di tutto
Quello che serve per digerire il mondo.