Luciano Nardozza

Castelpusterlengo (Lodi)

Che a gennaio sia stato inserito nel “Dizionario dei cantautori e delle cantautrici del nuovo millennio” è un’ottima premessa, come pure le sue partecipazioni al Premio De André, al Proscenium Festival e al Premio Lunezia. Luciano Nardozza, chitarra in spalla, anima la scena emergente italiana dal 2017 con il suo primo album “Di Passaggio”. Nel 2021 pubblica invece un concept album, “Ciò che non devi sapere”, pensato come un vero e proprio manuale di psicologia sociale in chiave pop, rock, rap e prog.

L’esibizione


Il testo

Calma apparente


Nella tua calma apparente

placida come 

una quercia d’estate 

gli altri non sanno niente
vortici che dentro 

prendono voce 

  

vivide foto di un tempo
giorni di brezza 

che muove le cose 

ora che passa lento
pure l’unico attimo 

in cui vi vedete 

  

sudi a trovar le parole 

per quel versetto finale 

un’altra volta 

proprio no 

non ce la fai a sbagliare 

  

zitta davanti al destino
tenera 

ancora lo prendi per mano 

ma proprio oggi 

ancora no
non troverai le parole 

  

nella tua calma apparente
urla che squarciano 

il cielo di rabbia 

tu che non sai più niente
lui con la testa 

sta sotto la sabbia 

  

in questo 

suo ultimo gesto 

sbagliato 

gocce di seta 

solcano il viso
quel che sentivi 

ti è stato rubato 

rubato e poi deriso 

  

sudi a trovar le parole
di quel verdetto finale 

un’altra volta 

proprio no 

ti sembra quasi morire 

  

zitta davanti al destino
tenera ancora gli prendi la mano 

ma proprio oggi 

ancora no
non troverai le parole 

  

complice lingua
che morde i tuoi passi
cela la tua ferita
non fai ritorno 

gli scrupoli ammassi 

amare non è fatica 

 

sudi a trovar le parole
di quel versetto finale 

un’altra volta 

proprio no 

non ce la fai a sbagliare 

  

zitta davanti al destino
tenera 

ancora gli prendi la mano 

ma proprio oggi 

ancora no
non troverai le parole 


ma proprio oggi 

ancora no
non vuoi trovar le parole