feeda

Sala Consilina (SA)

Cantautrice e musicista salernitana del 1998, con la sua scrittura feeda mescola l’indie alle sonorità più sperimentali del pop, creando un sound carico di emozioni a volte contrastanti tra loro. Il suo inchiostro è lo sfogo involontario di un’adolescente che affronta la vita con i tanti sogni di una bambina e la  consapevolezza di una donna. Nel 2022 la cantautrice pubblica Solstizio d’inverno, singolo che anticipa il suo primo progetto musicale La misura delle cose, un EP di 6 brani dal sound urban con sfumature elettroniche; brano dopo brano, il mood sonoro si alterna agli stati d’animo raccontati nel disco, dall’acustico alla dance.

Il brano

L’esibizione

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Il testo

c’ho vent’anni
complessi disagi
piccole interruzioni
voglio le cose difficili
ma è con le semplici
che provo emozioni
rido forte
ho paura di tutto
sarà perché c’ho vent’anni
troppe persone nella testa
vogliono parlarmi
veri amici i miei traumi
non riesco più a fermarmi
se continuo a cercarmi
finirò per perdermi
al quinto piano
nella mia testa fatta di ricordi
e mamma
tu non ti preoccupare
se rientro più tardi la sera
faccio io la spesa
e stiro pure i panni
se dovessi avere paura
baciala
se non dovessi più provarla
cercala
ma se potessi tornare indietro
per accarezzare forte le ringhiere
che circondano il tuo cuore
ogni dispiacere butterei
dal quinto piano in giù
e poi sempre più giù
e poi sempre più giù
sai, non mi piace il sole
mi si arrossisce la pelle
e non ho un bel colore
non so mai cosa fare
sulle mie altalene
mi dondoli tu
con il sorriso in su
ti guardo a testa in giù
mamma
come fa la gente a camminare
senza barcollare
la mia testa è una porta girevole
tipo in albergo
io non mi spavento
anzi ci corro dentro
mi sto anche divertendo
non so dove mi trovo
scappo dal quinto piano
corriamo mano nella mano
nell’albergo c’è un uragano
ho sempre paura
sarà perché c’ho vent’anni
ed ogni passo indietro
è mezzo passo avanti
però ho pochi rimpianti
io sono il mare calmo
oltre acqua e neve
e nonostante il gelo
mi ritrovo al caldo
quando siamo insieme
e mamma
non esco anche col sole
raccontami le storie
e fammi addormentare
con le tue parole
se dovessi avere paura
baciala
se non dovessi più provarla
cercala
ma se io
potessi tornare indietro
per accarezzare forte le ringhiere
che circondano il tuo cuore
ogni dispiacere butterei
dal quinto piano in giù
e poi sempre più giù
e poi sempre più giù
sai, non mi piace il sole
mi si arrossisce la pelle
e non ho un bel colore
non so mai cosa fare
sulle mie altalene
mi dondoli tu
con il sorriso in su
ti guardo a testa in giù
mamma
come fa la gente a camminare
senza barcollare
potessi tornare indietro
per accarezzare forte le ringhiere
che circondano il tuo cuore
ogni dispiacere butterei
dal quinto piano in giù
e poi sempre più giù
e poi sempre più giù
sai, non mi piace il sole
mi si arrossisce la pelle
e non ho un bel colore
non so mai cosa fare
sulle mie altalene
mi dondoli tu
con il sorriso in su
ti guardo a testa in giù
mamma
come fa la gente a camminare
senza barcollare