Il Generatore di Tensione

Bologna

Il Generatore di Tensione sono Roberto e Simone, due ragazzi di Bologna che scrivono canzoni fondendo le melodie del cantautorato, la schiettezza dell’indie e un rap che guarda alla poesia orale. Nel 2017 sono stati scoperti da Pressing Line, storica etichetta di Lucio Dalla con cui hanno lavorato per due anni. Nel 2021 hanno pubblicato Una canzone per addormentarsi piangendo, raccolta di due brani intimi nati nello spazio di una camera. Il Generatore di Tensione canta dei propri vent’anni di precarietà e silenzi, semestri all’estero e carezze. Canta di cosa significa crescere, diventare adulti, innamorarsi, scegliere di essere artisti, perdersi e (forse) ritrovarsi: confluirà tutto nel loro prossimo lavoro, l’EP Crescere Perdersi, prodotto dal duo in modo totalmente indipendente.

L’esibizione

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Il testo

Per scrivere canzoni
non bisogna esser dotati ma un po’ presuntuosi
ma proprio non ce n’è bisogno
di gente con risposte
e con le parole pronte

dovremmo stare zitti tutti quanti per un po’ 
almeno un quarto d’ora
per vedere che succede
a non voler più giudicare
a non voler più commentare
a non volere più possedere

e scoprire che non eri niente
che ogni tuo sogno non valeva niente
scoprire che eri soprattutto guerra
ed ora sventoli bandiera bianca
e cerchi i miei piedi sotto la coperta

ti ringrazio per il male che mi hai fatto e soprattutto
per le canzoni che mi hai fatto scrivere
di un amante che non ama di un cantante che non canta
di chi non è niente e non lo è mai abbastanza
ma continuo a scriver le canzoni
anche se son solo canzoni

vorrei tu mi dimenticassi
e io vorrei scordare 
il nome del tuo cane
il profumo di tua madre
vorrei lasciarti andare
come se non fosse che
ti porti via anche un po’ di me

stavamo diventando grandi
senza diventare adulti
ed io lo so
so che tu ci riuscirai
spero di non diventare
soltanto un altro nome fra la gente
tre sillabe e un ricordo

le mie parole hanno i tuoi colori
i miei pensieri hanno la forma dei tuoi occhi
le mie canzoni guardate in controluce
disegnano i tuoi fianchi
la tua calligrafia e i tuoi pianti

ti ringrazio per il male che mi hai fatto e soprattutto
per le canzoni che mi hai fatto scrivere
di un amante che non ama di un cantante che non canta
di chi non è niente e non lo è mai abbastanza
e soprattutto ti ringrazio
ora distinguo il vero e il falso
e so dire ad alta voce
che voglio scriver le canzoni
sì, io voglio scriver le canzoni
anche se son solo canzoni
anche se son solo canzoni

a volte un po’ mi arrabbio
e soffio contro il vento
come se il mondo potesse stare fermo
a volte un po’ mi perdo
e scrivo una canzone
che è come costruire
il tuo ricordo stupendo