Intervista: a tu per tu con CIAO SONO VALE

Ciao sono Vale e «vivo di musica»: intervista a Valeria Fusarri, tra i 16 finalisti di Musicultura

Tra i 16 finalisti di Musicultura c’è Valeria Fusarri, in arte Ciao sono Vale, cantautrice che da adolescente scopre, quasi per caso, la passione per la musica e da autodidatta inizia a cantare, suonare, scrivere i suoi testi. Seguono le prime feste di piazza e i concerti da busker tra cover e primi inediti; poi, le prove più impegnative: nell’agosto del 2018 partecipa e arriva in finale al contest Radio Deejay di Riccione; due mesi dopo vince le audizioni di Honiro Label ed entra a far parte della squadra dell’etichetta discografica Honiro Rookies. SOS è il suo primo album; attualmente sta lavorando al suo nuovo disco con il produttore e paroliere Diego Calvetti.

Sul palco di Musicultura porta le sue rime e tutta la voglia di mettersi in gioco, come dimostra con questa intervista.

Ciao (sono) Vale. Se ti dovessi chiedere di presentarti in tre parole, quali sceglieresti e perché?

Ciao! Allora: sono sensibile, perché provo molta empatia per le storie (in generale) che mi stanno a cuore. Forte, perché allo stesso tempo ne ho passate tante e penso di avere le spalle larghe e sono molto determinata. Lunatica, perché quando mi sveglio presa male e parto con il piede sbagliato non riesco nemmeno a dire una parola.

Tutto ciò che vuoi, il brano con cui sei in concorso a Musicultura, parla di un legame molto forte che stringe due persone. Secondo te perché non ci stanchiamo mai di cantare e ascoltare canzoni d’amore?

Perché l’amore sta nella vita di tutti i giorni. Lo possiamo trovare in tante occasioni, in qualsiasi modo o forma. Io ho voluto raccontare la storia con la mia ragazza, che è la persona più importante della mia vita; ne sono molto fiera, perché prima di lei non sarei mai riuscita a scrivere una canzone d’amore corrisposto! Il 90% dei miei pezzi tratta di rapporti finiti male o di problemi (di vario genere) da risolvere.

Sul palco delle Audizioni Live del Festival hai parlato di come la musica ti dia la forza nei momenti difficili. Quanto scrivere ti ha aiutata a conoscerti e quanto credi che le persone ti conoscano grazie alle tue canzoni?

Beh, la musica mi salva costantemente. Non ho mai pensato a un piano B, perché per me non esiste proprio: io vivo di musica, io sono musica e senza di lei non avrei un senso. Scrivere mi viene naturale, riesco a spiegarmi perfettamente, molto di più di quando parlo. Le persone che ascoltano le mie canzoni e sono appassionate della mia arte conoscono un buon 80% della mia persona, perché sono sempre stata senza filtri.

Nel panorama del cantautorato rap preponderante è la maggioranza di voci maschili, nonostante ci siano molte donne di talento. Perché c’è ancora questa discrepanza?

A dire il vero tutta la musica italiana in generale è rappresentata da artisti maschi, per un’alta percentuale. Le donne, dal mio punto di vista, spesso devono faticare il doppio perché viviamo in un paese ancora fin troppo maschilista. A maggior ragione nel mondo rap, in cui vige lo stereotipo del “genere da uomini”. Ma ce la facciamo anche noi, basta avere sangue freddo e determinazione alle stelle; molte donne già affermate nella musica italiana ce lo insegnano e io mi sento di dire che le donne possono fare tutto ciò che vogliono, quando vogliono e come vogliono, così come gli uomini (sia chiaro, vale in entrambi i casi nello stesso modo).

Il palco di Musicultura è un crocevia di generi, stili, talenti. Quanto è importante per te l’incontro con altri artisti, non solo a livello musicale ma anche personale? Cosa auguri a te stessa e agli altri finalisti?

La cosa che amo è ascoltare, da fuori, le storie di altri artisti, cosa vogliono comunicare, il modo in cui lo fanno e questo è molto bello e importante. Per quanto riguarda il livello personale, purtroppo sono caratterialmente chiusa, all’inizio fatico ad aprirmi e quindi tendo a stare nel mio posto; in alcuni casi, invece, possono nascere belle amicizie: è già successo in passato, magari accadrà di nuovo.

Auguro in bocca al lupo a tutti, di dimostrare chi siamo e quanto valiamo e di spaccare quel palco!


Giulia Tognetti