Braschi

"Acqua e neve"

Finalista

Musicultura

XXVII Ed. - 2016

Il commento di Musicultura

Il porto canale, la ruota panoramica, chitarre affilate fanno da sfondo ad un incontro mancato, tra pudore ed incomunicabilità.

Il testo

Lui la guarda da lontano e la ricorda aspettare il treno per Bologna alle sette del mattino
lei che parla con le amiche di giornate troppo lunghe di vacanze da fare senza meno
lui si cerca nelle tasche la ragione ed il coraggio di andare e dire come stai
lei lo conosce e lo sa bene che il coraggio lui non ce lo ha avuto mai

Lui passa i giorni a cercare per la strada qualcosa che non c’è
lei continua a costruire universi luminosi pieni di sé
lui con il diploma di perito tecnico cerca un modo per farlo funzionare
lei guarda la sua laurea appesa al muro ogni volta che prepara da mangiare

Un uomo e una donna vicini e distanti
contano i giorni passare davanti
e raccolgono a turno un vecchio stupore
ma guarda che bella la luce del sole

Lui che l’hanno visto fissare la ruota panoramica sul porto canale
ed è sempre lì che aspetta di vederla girare
e lei che da lì ci è passata e come al solito non si è voltata indietro
diceva guarda che se ti giri anche solo per un attimo poi è tutto finito

E quand’è quand’è che l’acqua è diventata neve
e quand’è quand’è che l’acqua è diventata neve

Un uomo e una donna vicini e distanti
contano i giorni passare davanti
e raccolgono a turno un vecchio stupore
ma guarda che bella la luce del sole