Marco Giunti

"Dindoleindolente"

Vincitore

Musicultura

XIX Ed. - 2008

Il commento di Musicultura

Le indubbie capacità compositive e interpretative fanno arrivare subito le immagini e i suoni della canzone popolare

 Il testo

Mi dicon che son dindoleindolente,
puote capitare tutto, molto, o niente,
io me ne frego e viverò trasvolentieri,
a mo’ di morto per parenti e forestieri.
Son’ omo che si gode sanza uguali,
le cose belle delle gioie e dei dolori.
Io vi confesso che sconfesso l’oppinione,
diffusa in giro tondo quanto è bello il mondo cane.
Perché però frignare di tragedie
ed imbastire quelle grottesche commedie?
Io che son grillo salto la nota dolente,
mi prendo il bello e così par’ alla gente ch’io sia
din don dan din den din dan dun din don dan don
dindoleindolente.
Mi dicon che il mio stile è troppo retrò . . . spettivo,
non inquadrabile in un cerchio ben preciso,
ma è proprio il cerchio che io tento di evitare,
per sopravvivere e belare solo in santa pace,
siamo fiutati da lontano e rifiutati,
ma state attenti siam cattivi e mordaci.
Quel giorno là, per entrare nell’esempio,
ci furon lutti a fiotti che parea uno scempio,
la spirazione dette a me l’ispirazione
per completare il motivetto in questione
e allora allegri anche dalla sciaguranza
ne traggo un sorriso, ma la gente avanza
l’oppinione ch’io sia
din don dan din den din dan dun din don dan don
dindoleindolente . . . . .