Paolo Simoni

"Fiori su sassi"

Vincitore

Musicultura

XX Ed. - 2009

Il commento di Musicultura

Sensibilità e buon gusto consegnati ad un nobile esempio di canzone d’autore proposta con nonchalance

Il testo

Il manuale di kamasutra tenuto bene sulla libreria
mai usato, mai consultato per pura
ingegneria
con tanto di illustrazioni scientifiche
e parascientifiche
io mi ricordo un’insegnante giapponese
di statura molto bassa, un organo, una chiesa
San Francesco che mi fissava
mia madre seduta nella sacrestia
che mi aspettava
Ma certo che lo so che cos’è l’eskimo
anzi, ne ho uno bucato dentro all’armadio
Lo tengo lì perché il tempo è indigesto
Per protesta, perché l’Italia così è indigesta!
Oh, Saraswati!
Oh, Dea della musica
proteggi queste transizioni queste note
quest’avventura
a volte indegna
a volte vanitosa, a volte credimi, ci fa paura!
Che sarà meglio prepararsi in tempo
per non avere sorprese
accendo un incenso, comprato ieri dal
thailandese
di carta ce n’è in abbondanza
l’inchiostro non manca
e c’è un’anima in fermento
Fiori su sassi
ecco la nostra migliore calligrafia
parole che si disperdono
come nel vocabolario in un secondo
come una madre che porta in grembo
il suo ultimo figlio
Ma certo! Mi puoi dire che sono un gran
testardo
che sono un visionario
che arrivo sempre in ritardo
ma come faccio a capire il silenzio
se prima, non prendo per mano il rumore
come faccio a testare il silenzio, se prima
non prendo per mano il rumore
come faccio a gustarmi i tuoi occhi
se non confondo un po’ il cuore