Aldo Giavitto

"Histoire fantasque"

Vincitore

Premio Città di Recanati

III Ed. - 1992

Il testo

Notte di vento e luna
notte d’insonnia ancora
notte di nebbia amara
notte porta fortuna
notte che guardo attorno
notte ch’è quasi giorno…
Giorno che sembra ieri
giorno senza orologi
giorno che sa presagi
giorno scaccia pensieri
giorno di medio inverno
giorno che sembra eterno…
Sale la tensione
come un fiume – inondazione-
dies irae, miserere mei Deus!
… quasi come una sciarada
è così ingarbugliata la canzone, ahimè
s’era quasi già assopita
quando è trasalita lì sul canapè:
melodia… melodia…
facile come bere un caffè!
Danza la principessa
eleganza e profumi d’un temps
sirena di dolcezza
gli occhi socchiusi, fruscio di volants;
volteggia il cavaliere
discreto attore di un sogno altrui
e sfiora il tempo
e non sbaglia mai.
Tempo di sonno e sfida
tempo che non preavvisa
tempo che cambia posa
tempo di mute grida
tempo che sembra molto
tempo che non fa colpo…
Colpo alle spalle o in viso
colpo senza riparo
colpo perfetto e baro
colpo con un sorriso
colpo ben assestato
colpo ch’è mozza fiato…
Sale la tensione
come un fiume – un’alluvione –
dies irae, miserere mei Deus!
… quasi come una masnada
è così irrequieta la canzone, ahimè
già pareva rabbonita
quando s’è irritata, chi lo sa perché;
armonia… armonia…
imprudentemente insieme a te!
Balla la principessa
stella d’un tempo ma sans chaperon
sentina di amarezza
lacrime intruse tra ciglia e chiffon;
vacilla il cavaliere
sbiadito attore d’un sogno altrui
e sfida il tempo
e non vince mai