Calvino

"I Fantasmi"

Finalista

Musicultura

XXV Ed. - 2014

Il commento di Musicultura

Un’atmosfera caldamente inquieta, che si infrange su un refrain disincantato.

Il testo

I fantasmi tengon compagnia nella stanza sempre vuota
I fantasmi in casa mia non si cambian mai le lenzuola
Alla sera vengono fuori, sboccian come fiori
Ed affogano in un bicchiere quando comincio a bere

Ma per cortesia, non ho mai creduto a niente che non fosse una visione di un poeta morto giovane
Ma per cortesia, non ho mai creduto a niente che non fossero parole

I fantasmi vanno in tintoria e ritirano la giacca di mio padre che ora è mia
I fantasmi quando vado via mi telefonano nel cuore della notte, han paura della morte

Non ho mai creduto a niente che non fosse una canzone un po’ sincera e buona a niente
Non andate via, non ho mai creduto a niente neanche all’occhio della mente

Non ho mai creduto a niente che non fosse una canzone un po’ sincera e buona a niente
Non andate via, non ho mai creduto a niente che non fossero parole
Non ho mai creduto a niente che non fosse una visione di un poeta morto giovane
Non andate via, non ho mai creduto a niente neanche all’occhio della mente

I fantasmi in casa mia non se ne vanno mai a dormire per paura di sparire
ed è come se al mattino non volessero più aprire gli occhi vuoti, gli occhi pieni, gli occhi vuoti
gli occhi pieni – gli occhi vuoti