Erica Boschiero

"La Girandola"

Finalista

Musicultura

XIX Ed. - 2008

Il commento di Musicultura

Una emblematica allegoria con flash narrativi ben orchestrati da una melodia semplice ed una grazia interpretativa non comune.

Il testo

Per le strade di Parigi, camminando un poco a caso,
nella nebbia un bambinetto col cappello fin sul naso,
vestito di pochi stracci, in tasca nulla da mangiare,
fa girare la girandola perché ha voglia di sognare.
Viola è il cappello della signora che lo prese a calci
Quando le tirò le gonne al mercatino delle pulci,
viola è il cielo di dicembre quando arrivava la sera,
quando nell’aria sentiva l’odore della bufera.
Giallo il pappagallo chiuso in una gabbietta d’oro,
lui aprì la porticina perché conoscesse il cielo.
Quando il venditore grasso lo rincorse per la strada
Col bastone tra le mani, mentre lui però scappava.
Gira gira la girandola, mescola i colori, mescola la storia,
mescola volti e sorrisi perduti nella memoria.
Verdi gli occhi della donna che donò il tozzo di pane,
che sorrise dolcemente e gli scongiurò la fame,
verdi come le colline viste forse in una foto,
nelle vecchie cartoline, quelle che costano poco.
Blu è il cielo di Parigi prima di veder le stelle,
blu i lividi lasciati dal bastone sulla pelle,
blu i sogni di un bambino che sereno si trastulla,
dei cartoni nelle vie egli ha fatto la sua culla.
Gira gira la girandola…
Rosse sono le sottane delle donne nei caffè,
chiamale pure puttane, aspettano solo te,
rossa la valigia nuova di quel viaggiatore solo
che nell’aria di Parigi sogna di prendere il volo.
Marrone è il cappotto di quel vecchio che sta sempre nella piazza,
siede e nelle mani stringe la foto di una ragazza,
bruno il viale dei castagni, qui si baciano gli amanti,
qui si incontrano le mani con le promesse importanti.
Gira gira la girandola…
Grigio è infine il tempo che il vento non può levare,
nubi senza consistenza che non fanno respirare,
grigi gli occhi di un bambino morto prima di morire,
che sogna l’arcobaleno prima di andare a dormire.