Margherita Vicario

"Nota bene"

Finalista

Musicultura

XXIV Ed. - 2013

Il commento di Musicultura

Una quasi filastrocca inanella come piccole perle una fila di deliziose, imprevedibili immagini, fino a trovarsi coinvolti da un dolce inno alla vita, da una contagiosa raccomandazione a non perdersi per strada.

Il testo

Essere sepolta in un vivaio
liberare il cane dal guinzaglio
ascoltar la storia di mia nonna
le mie gambe magre nella minigonna
Rovistar nel cesto delle offerte
e d’inverno abbondar con le coperte
un teatro pieno di studenti
si commuovono coi cuori attenti
La superficie della pasta al forno
le caccole negli occhi quando dormo
Piangere perché piange un’amica
a un neonato mangiargli le dita
imparar da chi ride in ospedale
a curarmi anche il più stupido dolore
Un pomeriggio insieme a mio fratello
capire cosa lui pensa sia bello
buttarsi a uovo a centomila
sulle piste di mattina
alle quattro un freddo cane
tolgo i guanti
cioccolata e panna
Due genitori che si guardano contenti
per il loro lungo viaggio
nasce un nipotino a maggio
Un cantautore al suo primo concerto
è insicuro sì va be’ ma intanto
il suo migliore amico ha pianto
Vergognarsi un po’
ma infine dirlo
Ingoiare il groppo in gola
accettarsi per amore
e infine farlo
Dire sempre a chi amo che è importante
dirlo forte farglielo presente
dire sempre a chi amo che è importante
dirlo forte farglielo presente
ma capire chi amo che è importante
che il mondo è grande c’è sempre tanta gente
ma capire chi amo che è importante
che il mondo è grande c’è sempre troppa gente
Ricordarsi di amare me per prima
il sole nel letto e a colazione disciplina