Mater Matuta

"Nun c’è"

Vincitore

Premio Città di Recanati

VIII Ed. - 1997

Il testo

Non vedo, non sento, non parlo perché non c’è
non c’è nessuno!
Non parlo, non parli, non parla perché
c’è la paura!
Abbiamo parlato sempre nascosti tra le mura
pensando ogni volta che la paura potesse [vincerci
la notte il timore di aspettare il nuovo giorno
danza di pensieri che non vedi che non senti.
Come i pescatori che pescando spezzano la vita
ai pesci così tribù di uomini spietati vogliono
cambiare la pace della gente in un fuoco
di lamenti.
…E non la finiscono più
di rubare il mondo anche a Dio
siamo portatori sani di cattiverie e
di bugie
Non c’è vita, non c’è amore
ci sta scritto nel sole
non c’è storia, non c’è sorte
per fermare questo lamento
…e non c’è … e non c’è
… e non c’è…
Abbiamo pianto sempre fiumi di lacrime amare
che il fuoco di questa terra certamente non [possono dissetare
abbiamo abbassato gli occhi per paura di
cambiare la morte di ogni giorno
per la voglia di sognare.
Abbiamo gridato sempre per non gridare niente
abbiamo cresciuto figli senza rabbia tra i denti
ma è la voce del sangue che ha la forza di [parlare
e ci dice che questa terra dà la vita per campare.
…E non cerchiamo mai più
di vendere l’anima a chi
ha creato questa galera
senza ferro e senza fuoco.

C’è la vita, c’è l’amore
c’è la parola del Signore
c’è la forza ogni momento
per fermare questo lamento
c’è la vita, c’è l’amore
nel cuore niente più dolore
non c’è odio, non c’è guerra
ma il sapore di questa terra!
…E ora c’è! … E ora c’è!
…E ora c’è!
Io vedo, io sento, io parlo, ora c’è
… si c’è qualcuno … io parlo, tu parli
si parla perché non c’è più paura