Luigi Baudino

"Vassapere…"

Vincitore

Premio Città di Recanati

IX Ed. - 1998

Il testo

Vassapere la gente che cos’è che rincorre
quali sogni si sogna dentro un treno che dorme
vassapere gli amori con quali strani pretesti
san sparire nel nulla o ritrovarsi diversi
Vassapere se il tempo è davvero un signore
o piuttosto una scusa per rubarci le ore
quasi come corriere su deserti altipiani
siamo pagine sparse di svariati Bignami
e dire che il cielo non si schioda di un dito
a guardare dall’alto quel che non s’è capito
vassapere del resto chi siamo e dov’è che davvero si va.
Ah sapere se è vero quel che dice il giornale
che va tutto a ramengo e non c’è niente da fare
che cos’è che di notte non ci lascia dormire
che s’infila nel cuore come un vecchio cocchiere
Vassapere se poi, se sbagliando s’impara
o magari viaggiando, o a morir di lupara
Siamo noi, siamo noi coi nostri nasi sbagliati
a far finta di niente e poi sentirci sfigati
ti dirò che mi sfugge questo andirivieni
E come fanno a star su questi nostri aeroplani
vassapere da dove veniamo e dov’è che davvero si andrà.
Epperò però basta che mi guardi
che mi ascolti e che mi parli
per scordare tutti i “non lo so”
Dai siediti qui, a me basta un tuo “buongiorno”, si
per scaldare questo inverno
e tutto il freddo che c’è qui.
Vassapere se in fondo sotto queste domande
ci sarà una risposta o soltanto le onde
del destino balordo che ci ha fatto incontrare
vassapere del resto il destino che vuole
vassapere chi è.