Giampiero Mughini

MARTEDÌ 12


18.30 – Cortile Palazzo Conventati


Era di maggio. Cronache di uno psicodramma

Quel che accadde a Parigi dal 3 al 24 maggio 1968

«E se le celebrazioni del maggio ’68 evitassero la prevedibile enfasi? Se scegliessero di attingere alla cascata di impertinenza, di rabbia ironica che, cinquant’anni fa, guidarono le barricate entusiaste?». È esattamente questa sfida, indicata da Bernard-Henri Lévy, che Giampiero Mughini, raccoglie: raccontare in altre parole quel che accadde a Parigi dal 3 al 24 maggio.

Mughini, tra le personalità più eclettiche del panorama culturale italiano, se obbligato a parlare di sé, ama definirsi: “nato in Sicilia, vive e lavora a Roma dal 1970. A lungo giornalista professionista, ha pubblicato ventotto libri e mezzo. Quando lo chiamano e lo pagano, va in Tv a fare quattro chiacchiere”.

Era di maggio – Cronache di uno psicodramma” è un libro dove il Mughini di adesso si confronta con il Mughini di cinquant’anni fa, senza rinnegare alcunché, facendo rivivere immagini, parole ed emozioni che mai lo abbandonano. Una riflessione sulla surrealtà delle accensioni ideologiche, su ciò che non si vede mentre si combatte all’impazzata con la violenza delle parole e l’ardore dei vent’anni, ma soprattutto su ciò che si cela sotto le coltri generaliste. Ciascuno vuole una verità buona per la sua questione privata. Il tempo è compiuto, non restano che silenzi smussati e, per Mughini, alla fine di quel maggio del 1968, un treno per Roma, alla ricerca di quello che diventerà. Questo è stato, «niente a che vedere con la rivoluzione socialista di cui parlavano in tanti. Avvennero cose più semplici. Alla Cité universitaire la notte i ragazzi potevano dormire con le loro ragazze.»