MARTEDÌ 17
18.00 – Causa maltempo l’evento si terrà alla Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti
Ingresso libero
in collaborazione con il Garante regionale dei diritti della persona nell’ambito del progetto “La casa in riva al mare”.
“La casa in riva al mare” è un progetto promosso dal 2023 dal Garante regionale dei diritti della persona Giancarlo Giulianelli che offre a un gruppo di detenuti dell’istituto penitenziario di Ancona l’opportunità di partecipare a laboratori musicali, curati dall’associazione Musicultura. Settimanalmente, la direzione artistica del Festival ha incontrato alcuni dei detenuti dell’istituto per creare, attraverso l’aiuto delle canzoni, un conforto aperto, uno spazio dove trasformare il tempo perso in opportunità e partecipazione, momenti importanti sul versante della rieducazione dei detenuti. La collaborazione con il Garante regionale ha permesso la nascita del Premio La Casa in riva al mare, dal valore di 2mila euro, che sarà conferito a uno degli otto artisti finalisti della XXXV edizione del festival nell’ambito delle serate finali. Il progetto, catalogato come best practice dal Dipartimento nazionale dell’Amministrazione penitenziaria, si concluderà a luglio, quando l’artista vincitore della targa andrà a fare visita e conoscere, presso la Casa di reclusione di Barcaglione, i detenuti che lo avranno scelto e sarà protagonista di un happening musicale live.
A La Controra 2025, Giulianelli e il direttore artistico del festival Ezio Nannipieri incontrano Silvia Cecchi, magistrato e sostituto procuratore, che a proposito del concetto di rieducazione negli istituti penitenziari ha scritto Carcere, un testo che ripercorre la storia dell’istituzione carceraria e ne delinea una riforma possibile.
Il carcere può e deve essere “altro” da quello esistente: da questo pensiero forte prende le mosse la sua riflessione, che auspica la predilezione di condizioni di vita maturative e responsabilizzanti, nel rispetto della dignità e della salute del detenuto, sulla funzione punitiva e criminogena del sistema carcerario.
Silvia Cecchi vive a Pesaro, città in cui è nata e dove ha esercitato la professione di magistrato (Sostituto Procuratore della Repubblica) dal 1986 fino al 1° novembre 2024. Diplomata in pianoforte, autrice di testi in prosa e poesia, ha scritto diversi saggi giuridici per la casa editrice Liberilibri di Macerata: Giustizia relativa e pena assoluta (2011), Sulla pena (saggio a più voci, 2013), Partire dalla pena (2015), Antonio e la lucertola (2021) e Carcere (2024). È stata referente per il diritto penale nell’ambito della struttura territoriale anconetana della Scuola Superiore della magistratura; collabora tuttora stabilmente con la rivista «Giudice donna» e con le Università di Urbino e Pisa, pubblicando contributi scientifici in materia giuridica. Presiede l’associazione culturale Partenia (Centro studi Vaccaj-Cecchi-Picciola), che svolge attività che spaziano dalla musica al diritto, dalla letteratura alla storia dell’arte, a temi scientifici e geopolitici.