Intervista: a tu per tu con MIGLIO

«La potenza dell’arte è la libertà di fare qualsiasi cosa senza regole»: Miglio a Musicultura con “Pornomania”

Miglio, al secolo Alessia Zappamiglio, è una giovane artista bresciana di stanza a Bologna. A cavallo tra il 2018 e il 2019 pubblica due singoli con l’etichetta torinese INRI: Gli uomini elettronici e Il bar sui binari, brano con cui è finalista del BMA – Bologna Musica D’autore. Nel 2020 entra a far parte del roster dell’etichetta indipendente Matilde Dischi e pubblica quattro singoli. Al momento è impegnata nella realizzazione del suo primo album e nel percorso che la vede protagonista a Musicultura come finalista della XXXII edizione del Festival. 

Partiamo così, a bruciapelo: qual è il processo creativo alla base della nascita di una tua canzone?

Non c’è mai un preciso processo, è una cosa molto spontanea e non sempre si sviluppa nello stesso modo. Ci sono sicuramente dei punti saldi come può essere il partire sempre da un testo che ho già scritto per poi in seguito passare a scrivere la musica.

Al momento sei impegnata nella realizzazione del tuo primo disco: anticipazioni, speranze, paure?  

Lo sto chiudendo in questo periodo, è un primo lavoro complessivo, che racchiude dentro canzoni a cui tengo molto. Non ho speranze o paure, sarò contenta se questi brani arriveranno in qualche modo a qualcuno, così come sono arrivati a me.

Pornomania, il brano con cui sei in concorso a Musicultura, è una canzone che va al di là delle regole della musica leggera. Quali difficoltà incontra una cantautrice che desidera uscire dagli schemi in un panorama artistico spesso ingabbiato dalla tradizione? 

Ci sono delle regole nella musica leggera? (sorride, ndr). Credo che la potenza dell’arte in generale sia proprio la libertà di poter fare qualsiasi cosa senza seguire alcuna regola, creando qualcosa di davvero personale. Nel momento in cui inizi a pensare davvero a ciò che stai facendo credo si spenga tutta la magia creativa. Si perde quella potenza che è insita nelle cose vere e spontanee e io credo che la musica sia questo. Personalmente non la vivo come una difficoltà perché per me non c’è nulla di strano, altresì sono consapevole di vivere in un paese ancora indietro riguardo certi aspetti che, appunto, dovrebbero essere superati.

Parliamo dei tuoi ascolti musicali: c’è un artista che ha lasciato un segno nella tua musica e nella tua vita? E qual è, tra i suoi, il tuo album preferito?

Sceglierne uno mi risulta difficile. Ci sono diversi artisti che mi hanno affascinata, appassionata ed emozionata. Se vado indietro nel tempo potrei citare Ivano Fossati e non riesco a scegliere un disco perché in ognuno ci sono brani perfetti; ti cito invece l’album Grace di Jeff Buckley, che ho divorato ascoltandolo fino allo sfinimento e mi ha aperto un mondo.

Cosa ti aspetti dalla tua partecipazione a Musicultura?

Di cantare senza rispettare alcuna regola (sorride, ndr).


Daniela Munda