Continuano le Audizioni Live della XXXIV edizione di Musicultura

Raindrops keep falling on my head, è proprio il caso di dirlo! Allo scrosciare della pioggia fuori, e degli applausi in platea, comincia il terzo appuntamento con le Audizioni Live di Musicultura.

In un teatro Lauro Rossi sold out, Melga apre la serata sulle note di Dolce Universitaria, una ballata che inneggia alla libertà e all’essere padroni del proprio tempo. Questo tema è richiamato anche dal secondo brano, Qui e ora, che sottolinea l’importanza di vivere il presente. La voce ricca di sfumature della cantautrice tarantina dipinge l’atmosfera del teatro a colpi di pennellate ora graffianti, ora delicate.

È poi la volta di PROTTO, che si esibisce con Ordine e Hiroshima. Ironico e divertente il primo, intenso ed energico il secondo, questi due brani riflettono la sua dicotomia tra ironia e profondità del suo vissuto intimo, due facce della stessa medaglia. Di giorno tastierista qwerty, di notte tastierista musicale, le sue più grandi passioni sono la matematica e la musica, accomunate dalla scrittura e dall’armonia.

La terza proposta della serata è Chiara Osso, classe 2004, che con L’otto riesce a trasportarci fra le vie e le bellezze di Roma e con Emma affronta il tema spinoso della prostituzione. La giovanissima artista è un’osservatrice acuta della realtà che ama raccontare storie attraverso la musica. Il contrasto tra bianco e nero del suo look riflette la contrapposizione tra la componente razionale e quella irrazionale della sua personalità.

Tocca poi a Michele Braganti, polistrumentista e paroliere che con voce e chitarra ammalia il pubblico evocando l’atmosfera intima e sincera di una cameretta. Il primo brano, La migliore soluzione, ha un taglio leggero ed energico, mentre Aggrapparti con un dito è un pezzo intenso e profondo che parla di abbandono. Nonostante la giovane età, mostra una grande profondità nella scrittura e un grande controllo vocale, acquisiti – spiega – grazie alla lezione dei maestri del cantautorato – Dalla, De Gregori, Brunori Sas, Niccolò Fabi – a cui si ispira pur mantenendo una sua indipendenza creativa.

Anche quest’anno torna l’appuntamento con il glossario teatrale: il maestro Massimo Viganò Fumagalli parla della figura del macchinista, che scolpisce la scena a colpi di martello, monta e smonta le scenografie, fa e disfà, scruta ogni angolo del teatro con passione e meraviglia. Momento poetico, intenso e commovente che culmina nel ricordo di Francesco Cervigni detto Francis, storico macchinista di Musicultura scomparso da poco.

È difficile esibirsi dopo questi minuti di commozione, eppure Anna e Andre, in arte otto x otto, lo fanno bene. La band veronese trascina il pubblico con la sua energia vitale e contagiosa. Attraverso la metafora dell’altalena emotiva, il brano Preferibilmente agosto si fa portavoce dell’ansia di un’intera generazione, a cui contrappone l’antidoto della musica, che assolve a una funzione terapeutica e liberatoria.

Ultima performance è quella di Lilo, che fa vibrare nell’aria la sua voce con dolcezza, delicatezza e straordinaria precisione. Accompagnata da un coro di 5 elementi, con i brani Luce Ovunque e Gospel 121 dimostra che la tecnica non è un fine, ma un mezzo potentissimo per raccontarsi e raccontare.

È Melga la preferita del pubblico: va a lei il Premio Banca Macerata.

Passiamo ora alla quarta serata di Audizioni: anche oggi l’atmosfera che si respira in sala è caratterizzata da calore e partecipazione! Apre le danze Massimiliano D’Ambrosio, artista che dopo diversi tentativi è riuscito a calcare il palco di Musicultura. Si presenta con due brani evocativi che lasciano libero spazio all’interpretazione, Il giardiniere e Scava la tua tomba. Il primo arrangiamento, caratterizzato da una “coda armonica con variazioni, chiusa in chiave onirica”, cattura l’attenzione della giuria.

Il secondo cantante a esibirsi è il fiorentino Nervi. Partito dall’underground fiorentino e con alle spalle diverse esperienze musicali, approda sul palco del festival con La noia mortale e Sapessi che cos’ho, abbandonandosi a un’esibizione intensa e malinconica.

Torna sul palco del Lauro Rossi, a distanza di un anno, Helen Aria, cantautrice e polistrumentista originaria di Aosta. Già nel titolo del suo primo brano, Ceci n’est pas une chanson, evoca atmosfere oniriche e surrealiste, mentre in Una casa su Marte a farla da padroni sono il canto etereo e il suono elettronico dello stilofono. Alla ricerca del suo posto nel mondo, la giovane musicista si rifugia in un microcosmo fatto di costellazioni musicali, vibrazioni e purezza.

È la volta di Martina Alberti, in arte AMarti, che si presenta elegantissima in un luminoso abito verde. Con i brani Non cadiamo e Pietra apre al pubblico le porte del suo mondo, fatto di sonorità che ricordano un canto primitivo della natura. Sul palco racconta come il processo creativo sia per lei una ricerca della verità e della parte più autentica di sé.

L’ultima proposta della serata è Luciano Nardozza, cantautore energico e grintoso. I brani Non è colpa di nessuno e Calma Apparente rivelano un’anima di rocker dalla musicalità melodica. Dopo l’esibizione, spiega alla giuria la sua volontà di esprimere emozioni universali che vanno oltre il tempo, intrecciando musica, psicologia e sociologia.

Ospite d’eccezione della serata è Morgan, che apre la sua esibizione con un omaggio a Costanzo sulle note di Se Penso a te di Franco Bracardi, celebre sigla del Maurizio Costanzo show. A seguire, una versione piano e voce di Io che amo solo te di Sergio Endrigo e di Un ottico di Fabrizio De André (VIDEO); chiude la serata con la sua Altrove e, prima di lasciare il palco, ricorda al pubblico che l’arte è l’unico vero fine del linguaggio musicale.

È Nervi ad aggiudicarsi il favore del pubblico e a ricevere, quindi, la Targa Banca Macerata.


 

Al via la XXXIV edizione di Musicultura

Si apre il sipario sulle Audizioni di Musicultura 2023. Gremito il Teatro Lauro Rossi di Macerata, pronto ad accogliere dieci serate di esibizioni live, dieci appuntamenti dedicati alla scoperta e all’ascolto delle nuove voci del cantautorato italiano.

Ad aprire la XXXIV edizione del Festival tocca a SOLO ALBERTO e ai suoi brani dal groove sinuoso, Ossigeno e Isterica. L’artista palermitano porta sul palco tutta la sua storia professionale, dai primi passi come DJ al diploma alla SAE di Milano, mostrando le sfumature di una formazione nutrita sia dalla genuinità siciliana sia da quanto imparato nel capoluogo lombardo.

È poi la volta del gruppo torinese Frenesi, che abbraccia la platea con l’energia e la sincerità di Deja, pezzo che – come dichiara la cantante – si rifà a un momento difficile della sua vita. Anche Vitriolvm nasce per dare voce a un’adolescenza problematica; la metafora della pietra filosofale, in particolare, incuriosisce tutta la giuria e regala ai presenti una piccola lezione di alchimia.

Spazio ai Santamarea e a un sound potente ed esotico, come solo le vie e i mercati di Palermo possono ispirare. Gli elementi naturali sono i protagonisti dei brani presentati, Tornado e Santamarea, in un esperimento cantautorale che – spiega il frontman – punta su «una ricerca artistica polarizzata tra un profano senso del sacro e un gioviale divertimento».

Il ritmo scanzonato de La canzone del vì apre l’ultima esibizione della serata. Salgono sul palco i Folkantina, gruppo anconetano attivo già dal 2009. La spontaneità certo non manca, soprattutto per affrontare temi delicati come l’indecisione costante, di cui parla il secondo brano Sebbene. Una leggerezza che consente al gruppo di immergersi senza retorica nella storia e in una dimensione più impegnata: «uno dei nostri pezzi racconta un viaggio nel difficile territorio di Sarajevo, un altro narra la nascita leggendaria della prima fisarmonica a Castelfidardo nel 1863».

È il momento, poi, di ospitare uno dei grandi amici di Musicultura, il giornalista e conduttore radiofonico John Vignola, che guida il pubblico alla scoperta di un compositore straordinario come Burt Bucharach, venuto a mancare di recente. Attraverso la storia del brano I Say a Little Prayer trasporta il Lauro Rossi nel mondo del songbook newyorkese e della grande canzone d’autore americana del Novecento.

La serata volge al termine ed ecco arrivare una sorpresa dell’ultimo minuto: Roberta Giallo, membro della Giuria del Festival, si siede al pianoforte e incanta il pubblico con Cinque schiaffi e una carezza, il brano che le valse un posto tra i finalisti alla XXIV edizione di Musicultura.

A chi va il Premio del Pubblico? Ai Santamarea, che si aggiudicano la Targa Banca Macerata.

Fine settimana decisamente invernale, questo. Ma a scaldare un sabato piovoso ci pensano le sei proposte del secondo appuntamento con le Audizioni Live. La serata si apre sulle note dei brani Spirale e La tua esigenza, firmati dal cantautore riminese Luca Fol, che dà vita a un connubio tra mondo pop ed elettronica davvero riuscito, dalla tessitura melodica e armonica molto apprezzabile.

Sale sul palco, poi, Moà, nome d’arte dell’orvietana Martina Maggi, che propone una performance intensa che risente, come dichiara la stessa cantautrice, delle peripezie, dello studio e dei sacrifici di una vita interamente dedicata alla musica per intima necessità: «Ho provato anche altri lavori, ma ho visto che diventavo grigia». Chiara e Palermo mescolano black e soul al rap e al parlato.

È il momento di Rosewood, che con il sound deciso di Sigarette e Mood porta sul palco un’energia travolgente. Durante la sua esibizione, pop, punk-rock, qualche traccia di trap e heavy metal affiancano «testi che nascono da sentimenti malinconici». Timido ma estroverso, riservato ma socievole, luce e ombra, l’artista nella sua biografia dichiara che la musica è l’unica forza che riconcilia i suoi opposti in studio o sul palco.

Arriva da Firenze un duo forse già noto al pubblico: i Manitoba (Filippo e Giorgia), con i brani Hollywood Pompei e Pesci, portano al Teatro Lauro Rossi le loro musica attraverso, raccontano dal palco alla giuria del Festival, «una simbiosi da mille sfaccettature» e una presenza scenica che, come dichiarano gli stessi artisti, «è sempre da studiare, rivedere e criticare».

Dal piccolo paese di Arsita (Teramo) vengono i Mobili Trignani. Il “PopArticolare” di Fabrizio e Nicola approda a Macerata in una batteria a matrioska: una valigia rossa che è anche cassa e che, una volta smontata, contiene incredibilmente tutto lo strumento. La cifra distintiva del gruppo è l’ironia, anche nei testi che affrontano temi difficili, come accade in Labora. Lei, invece, «è la storia d’amore tra un anarchico e una donna di estrema destra».

Chiudono la serata i Filbona presentando al pubblico Iene eleganti e Dove eravamo rimasti. Tratti distintivi dell’esibizione? Al cantautorato in acustico i componenti di questa band di Vittorio Veneto miscelano sempre una componente elettronica con drum machine, synth e samples.

Si chiude il sipario con la consegna del Premio del Pubblico: è Moà la vincitrice della Targa Banca Macerata.

Svelati i nomi dei 56 artisti che accedono alle Audizioni Live

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Sono 56 le proposte artistiche che accedono alle Audizioni Live di Musicultura 2023. I loro nomi sono stati annunciati oggi, dopo una selezione che ha richiesto tre mesi di ascolti per completare il vaglio delle 1113 candidature iniziali.
I convocati a sostenere le audizioni sono tutti autori ed autrici delle loro canzoni, si esibiranno rigorosamente dal vivo sul palco del Teatro Lauro Rossi di Macerata nel corso di dieci serate di spettacolo aperte liberamente al pubblico, in programma continuativamente dal 24 febbraio al 5 marzo, con inizio alle ore 21 (la domenica alle ore 17).

Le dirette streaming sui social di Musicultura permetteranno di seguire e cogliere anche da casa le atmosfere e la qualità dell’intensa kermesse musicale.
“Registriamo un’ulteriore impennata della rapidità con cui nuovi stili e tendenze sorgono e tramontano.” – Ha osservato il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri – “Quanto all’approccio e ai contenuti, rileviamo con piacere che ci sono ragazze e ragazzi che riscoprono il gusto della pennellata melodica e armonica, che svicolano dalle canzoni incapsulate nell’autobiografismo, dalle lamentele un po’ lagnose, dal dissing, che hanno voglia di alzare lo sguardo sul mondo, sul mistero, sul fantastico.”

Gli artisti in Concorso non saranno gli unici protagonisti al Teatro Lauro Rossi, alle serate di spettacolo interverranno infatti amichevolmente alcuni ospiti speciali. Tra loro John Vignola il 24 febbraio, Morgan il 27 febbraio, Fabrizio Bosso accompagnato da Julian Oliver Mazzariello il 28 febbraio, Elisa Ridolfi il 2 marzo, Margherita Vicario, già finalista di Musicultura, il 4 marzo.

“È un bell’andare e venire di ospiti, li ringrazio tutti sinceramente per la condivisione dello spirito di Musicultura, è un bel modo di coltivare l’arte dell’incontro nel nome delle canzoni.” – Ha aggiunto Ezio Nannipieri – “Inoltre è davvero interessante che una realtà musicale vivace come quella della audizioni, grazie all’ulteriore articolarsi della collaborazione con Rai Italia, abbia da quest’anno anche una significativa prospettiva internazionale.”
Da segnalare infatti la presenza alle Audizioni Live di Rai Italia che, con i suoi 120 milioni di spettatori disseminati nei cinque continenti, realizzerà una serie di servizi sull’evento.
Gli artisti convocati a Macerata per le Audizioni Live si esibiranno con due brani ciascuno di fronte alla giuria di Musicultura, al pubblico presente in teatro e collegato alle dirette social.

Dalle Audizioni Live emergeranno i 16 progetti artistici finalisti che saranno protagonisti di due concerti al Teatro Persiani di Recanati, in collaborazione con Rai Radio 1, la radio ufficiale di Musicultura, nel prossimo mese di aprile e comporranno il CD compilation della XXXIV edizione.
Per la selezione degli 8 vincitori del Festival le 16 proposte finaliste passeranno al vaglio del prestigioso Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura. Gli otto vincitori di Musicultura si esibiranno con i prestigiosi ospiti italiani ed internazionali nelle serate di spettacolo finali del Festival nel mese di giugno allo Sferisterio di Macerata.
Lì sarà il voto del pubblico ad eleggere il vincitore assoluto del Concorso, al quale andrà il Premio Banca Macerata di 20.000 euro.

La rosa completa dei 56 artisti ed artiste in gara a Musicultura 2023:

AMarti Ferrara; Battista Avezzano (L’Aquila); Beart Riccione (Rimini); Caponetti Osimo (Ancona); Carla Cocco Carbonia; Caruccio Torino; Cassio Livorno; Cecilia Pisa; Chiara Osso Roma; Cristiana Verardo Lecce; Emilio Stella Pomezia (Roma); Federico Baldi Bergamo; Ferretti Mogliano (Macerata); Filbona Vittorio Veneto (Treviso); Folkantina Ancona; Frenesi Torino; Furia Milano; Glomarì Fidenza (Parma); Helen Aria Aosta; Helle Bologna; Ilaria Argiolas Roma; KAPUT Corato (Bari); Lamante Schio (Vicenza); Lei Acri (Cosenza); Leyla El Abiri Genova; Lilo Busto Arsizio (Varese); Lysa Vasto (Chieti); Luca Fol Rimini; Luca Muscarella & AD1 Trapani; Luciano Nardozza Casalpusterlengo (Lodi); Lucio Matricardi Porto San Giorgio (Fermo); Luigi Friotto Fossacesia (Chieti); Manitoba Firenze; Marsali Pescara; Massimiliano D’Ambrosio Roma; Matteo Faustini Brescia; Melga Massafra (Taranto); Michele Braganti San Giustino (Perugia); Mira Casapulla (Caserta); Moà Orvieto (Terni); Mobili Trignani Arsita (Teramo); Möly Monza; Nervi Firenze; Nudha Bologna; otto x otto Verona; PROTTO Torino; PUPANOBU Reggio Emilia; Riccardo Morandini Bologna; Ro’Hara Gorizia; Rosewood Terni; Santamarea Palermo; Simone Matteuzzi Milano; SOLO ALBERTO Palermo; Utah San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno); WUM Napoli; Zic Firenze.

Tornano le audizioni live di Musicultura

PRENOTAZIONI DISPONIBILI DALLE 11.30 DEL 22 FEBBRAIO QUI.

Musicultura si prepara all’avvio delle Audizioni live della 34° edizione del Festival.
Sono 10 le serate consecutive di spettacolo in programma al Teatro Lauro Rossi di Macerata, dal 24 febbraio al 5 marzo, quasi 60 le proposte artistiche in gara selezionate fra le 1.113 candidature registrate alla chiusura del bando del concorso del 2023, la rosa degli artisti convocati verrà ufficializzata da Musicultura tra qualche giorno.

“L’avvicinamento alle audizioni dal vivo in me si accompagna sempre a un’impennata di curiosità. – Ha dichiarato Ezio Nannipieri direttore artistico del Festival – La curiosità di scoprire se le scelte che abbiamo fatto dopo tre mesi di ascolto delle oltre 2.000 canzoni in concorso vengono confermate, o se possibile addirittura rilanciate, da quel che stiamo per vedere e sentire sul palco del Lauro Rossi. E poi c’è la curiosità per le performance che verranno amichevolmente a regalarci alcuni importanti ospiti i cui nomi saranno resi noti a breve.”

I numeri


Il pubblico delle Audizioni sempre più attento e sempre più numeroso, ricordiamo lo scorso anno sono intervenuti al Lauro Rossi 4.300 spettatori, ha maturato negli anni un feeling profondo con questo appuntamento così peculiare del Festival, imparando a respirare l’atmosfera di continua scoperta che le Audizioni portano con sé.
I numeri delle Audizioni di Musicultura attesi a Macerata per il 2023 andranno però ben oltre l’avvicendarsi degli artisti sul palco e del pubblico in sala. Quasi 500 persone infatti fra tecnici, artisti, giornalisti e addetti ai lavori soggiorneranno in città per oltre due settimane, tra i giorni di allestimento e quelli di spettacolo.
Più di 100 saranno invece gli studenti e le studentesse dell’Università di Macerata, dell’Università di Camerino e dell’Accademia di Belle Arti di Macerata attivamente coinvolti nei percorsi formativi attivati dal Festival.
Musicultura trasformerà il Teatro Lauro Rossi in un vero e proprio laboratorio delle arti e dei mestieri in cui giovani studenti, aspiranti grafici, scenografi, light designer, giornalisti, copywriter e fumettisti avranno modo di testare le proprie capacità e fare un’esperienza formativa che spesso, per gli studenti che l’hanno intrapresa negli anni precedenti, è diventata un vero volano per entrare nel mondo del professionismo.

Il main partner


A suggellare le sinergie di Musicultura con le principali realtà che operano nel territorio c’è la conferma per il 2023 della partnership con Banca Macerata. Qualità, talento, passione e valorizzazione del territorio, valori fondamentali di Musicultura condivisi per il terzo anno consecutivo con il Main Partner Banca Macerata che sostiene le attività del festival e premia la creatività dei giovani artisti con riconoscimenti alle migliori esibizioni decretate dal pubblico durante le Audizioni e con la consegna del Premio di 20.000 euro al vincitore assoluto di Musicultura.

L’appuntamento in teatro


Come da tradizione gli spettacoli al Teatro Lauro Rossi si terranno tutte le sere con inizio alle ore 21, escluse le domeniche quando il sipario si aprirà alle ore 17. Gli spettacolo sono ad ingresso libero con prenotazione obbligatoria a partire da mercoledì 22 febbraio sul sito www.musicultura.it.
Anche quest’anno una grande produzione tecnica trasformerà il Lauro Rossi in uno studio televisivo e chi non riuscirà a raggiungere il teatro, potrà seguire le Audizioni in diretta su èTV Marche e in streaming sulla pagina Facebook di Musicultura.

Le canzoni di Musicultura in cattedra all’Università di Macerata

Musicultura approda nelle aule universitarie. Nell’ambito del corso di Italianistica digitale dell’Università di Macerata, tenuto dai professori Fabio Curzi e Edoardo Ripari, verranno analizzati in co-teaching i testi delle canzoni vincitrici delle 33 edizioni del Festival della canzone popolare e d’autore utilizzando il metodo del distant reading, che richiede l’impiego di diversi approcci digitali.
Sarà un modo di guardare in maniera innovativa un insieme di testi che sono stati selezionati e premiati nel corso degli anni, mettendo in evidenza le trasformazioni del lessico, della struttura, degli argomenti (topic analysis), l’uso del dialetto, le scelte formali.
Si potranno anche osservare scelte relative agli arrangiamenti e alla strumentazione, la rete di collaborazione tra gli artisti (es. parolieri, compositori, musicisti) e altri aspetti più specifici della forma-canzone.

L’insegnamento di Italianistica digitale si occupa di analizzare i testi letterari impiegando diversi strumenti informatici e metodologie multidisciplinari, secondo le riflessioni maturate nell’ambito delle digital humanities; fa parte del piano di studi della laurea magistrale in Filologia classica e moderna (LM-14/LM-15) e si terrà a partire da febbraio, nel secondo semestre dell’anno accademico 2022-2023.

Musicultura segna un nuovo record di iscritti

Nuova edizione da record per Musicultura. Sono ben 1113 gli artisti ai nastri di partenza della XXXIV edizione del Festival della Canzone Popolare e d’Autore.
Lo annuncia Ezio Nannipieri direttore artistico del Festival “Vivo ogni volta con rinnovata curiosità questo periodo invernale di totale immersione negli ascolti. È una piccola avventura, non si sa chi e cosa di artisticamente bello incontrerai, ma alla fine se ne esce sempre grati e arricchiti. Inoltre, direi che il concorso è anche una piccola, ma non banale finestra che ogni anno si apre sull’Italia: si scopre ad esempio che sono migliaia i ragazzi e le ragazze che continuano a scrivere e cantare canzoni per un sincero bisogno, mentale e fisico, e non per una confusa, generica idea di successo, si possono osservare da vicino certe trasformazioni in atto nella nostra lingua e fiutare slanci, ansie, entusiasmi, malinconie che a vario livello covano nella nostra società.”

Gli artisti iscritti a Musicultura 2023, come da regolamento, sono tutti autori dei brani che interpretano, l’81% sono solisti e il restante 19% gruppi, provenienti da ogni angolo del Paese. Tra le regioni più rappresentate troviamo al primo posto il Lazio con ben 190 iscritti, seguono la Lombardia con 149, la Toscana 102, l’Emilia-Romagna 88, la Campania 81 e le Marche regione del festival con 76 artisti.
Vale la pena segnalare che il 37,4% degli iscritti ha già partecipato almeno una volta a Musicultura a dimostrazione che il concorso è in realtà un percorso formativo dove si torna volentieri a rimettersi in gioco.

Nel lungo albo d’oro dei vincitori di Musicultura figurano anche i Santi Francesi (già The Jab), vincitori assoluti dell’edizione 2021 del Festival con il brano “Giovani favolosi” e oggi alla vigilia della finale di X Factor.
“Ad Alessandro e Mario auguriamo davvero tutto il meglio, lo meritano. – Ha detto Ezio Nannipieri – Nella grande scatola di luci e coreografie del talent li ho visti concentrati, eclettici, consapevoli della sostanza delle loro performance, indipendentemente dalle distorsioni e forzature del format. E poi, da appassionati, aspettiamo con affetto di poter ascoltare presto le loro nuove canzoni, sarà un test importante, confido che i nostri due “giovani favolosi” lo supereranno alla grande.”

Musicultura aprirà il suo palcoscenico live nel prossimo mese di febbraio, in occasione delle Audizioni Live 2023. Dopo gli ascolti delle 1113 proposte, circa 60 artisti saranno convocati a Macerata per esibirsi al Teatro Lauro Rossi di fronte alla giuria e al pubblico in sala.

Intervista agli Yosh Whale, vincitori di Musicultura 2022

A quattro mesi dalla vittoria sul palco dello Sferisterio e a pochi giorni dalla scadenza del bando per partecipare a Musicultura 2023, abbiamo fatto quattro chiacchiere con gli Yosh Whale.
In un rewind dall’upload della candidatura sul portale iscrizioni al momento esatto della proclamazione, il gruppo salernitano ci racconta cosa significa vivere l’avventura Musicultura.
Buona lettura!

Ricordate il momento esatto in cui avete deciso di loggarvi al portale iscrizioni di Musicultura? Vi diamo una mano, era il 10/11/2021. Quel giorno, cosa vi ha convinto a premere il tasto invio? E cosa, invece, ha rischiato di non farvi premere quel tasto? 

Era da un po’ che pensavamo di iscriverci. Alcuni nostri conoscenti hanno partecipato a Musicultura e conoscevamo l’importanza del Festival. Abbiamo pensato di non essere troppo in linea con le scelte artistiche del concorso ma abbiamo scelto comunque di provare.

Cosa significa esibirsi suonando la propria musica su 40 metri di palco in una delle Arene più belle d’Italia, dribblando km di cavi per una produzione artistica da molti bilici al fianco di grandi protagonisti della musica italiana e internazionale?

È stato un onore condividere spazi e momenti con gli ospiti del Festival. Ogni centimetro di quel palco ci ha fatto crescere, sia umanamente che artisticamente.

A proposito di sensazioni, reazioni ed emozioni: ecco le vostre facce all’annuncio del vincitore di Musicultura 2022. Ok che le espressioni valgono più di mille parole ma raccontateci cosa significa e cosa si prova a vivere quel momento.

Sinceramente ci siamo sempre sentiti un po’ fuori dagli standard di Musicultura quindi non abbiamo mai riposto troppa fiducia nella vittoria. Quando abbiamo sentito il nostro nome eravamo totalmente increduli, solo dopo del tempo abbiamo metabolizzato la vittoria.

Cosa rappresenta per quattro ragazzi nel bel mezzo dei vent’anni la vittoria del Premio Banca Macerata di 20.000 euro? Avete già progetti in cantiere riguardo il concreto investimento di questa somma? Un sogno nel cassetto che questo premio vi aiuterà a realizzare?

La vittoria è stata un’emozione incredibile. Ovviamente un premio in denaro di questo tipo aiuta molto progetti come il nostro che vivono di live. Le spese sono sempre tante per muoversi e suonare. Il progetto in cantiere? Un nuovo disco che è nato subito dopo Musicultura.

Rimaniamo in tema di sogni: il duetto della vita? Yosh Whale feat…?

Forse i Verdena.

E per finire consigli per gli a..scolti. Definite la vostra musica un “melting pot tra sonorità elettroniche, rock, R’n’B e soul”. Da che background musicale nasce questo mix? Consigliateci qualche artista da ascoltare assolutamente dalla vostra playlist. 

Ascoltiamo di tutto ma gli artisti che hanno influenzato maggiormente la nostra musica sono: James Blake, Verdena, Bon Iver, Teatro degli Orrori, Battiato e la musica d’autore italiana

Al via Musicultura 2023


Il bando per partecipare scade il 10 novembre, ventimila euro in palio per il vincitore assoluto

Sono aperte fino al prossimo 10 novembre le iscrizioni per partecipare alla XXXIV edizione del concorso con cui Musicultura dal 1990 ogni anno ricerca, promuove, premia talenti meritevoli, nonché potenziali nuovi protagonisti dell’arte popolare della canzone italiana.

Il Comitato artistico di garanzia

Boosta, Fabrizio Bosso, Angelo Branduardi, Cristina Donà e Irene Grandi entrano a far parte del Comitato Artistico di Garanzia della XXXIV Edizione di Musicultura, i cui primi firmatari furono nel 1990 Fabrizio De André e Giorgio Caproni e al quale spetta il compito di designare, tra i sedici finalisti, gli otto vincitori del concorso.

 

Si affiancano agli altri illustri membri del Comitato, che nell’edizione in corso sono: Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Giorgia, La Rappresentante di Lista, Dacia Maraini, Mariella Nava, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi.

Il direttore artistico

Scrivi e canti le tue canzoni? Non ami vederle trattate come prodotti da scaffale? Cerchi un banco di prova qualificato? Se rispondi tre volte sì esistono buone probabilità che Musicultura sia quello che cerchi” È il piccolo test che il direttore artistico Ezio Nannipieri propone all’attenzione di chi sta valutando di partecipare a Musicultura 2023.

I concorrenti della storia di Musicultura

Gianmaria Testa, Patrizia Laquidara, Pacifico, Simone Cristicchi, Pilar, Giuseppe Anastasi, Fabio Ilacqua, Mannarino, Renzo Rubino, Margherita Vicario, Lucio Corsi, La Rappresentante di Lista, Mille, i Santi Francesi, per arrivare a Yosh Whale, vincitori dell’edizione 2022, sono solo alcuni degli artisti che nel corso degli anni si sono segnalati all’attenzione nazionale grazie al concorso.

L’iter del concorso

Al vincitore assoluto andranno i 20 mila euro del Premio Banca Macerata, un aiuto concreto a tutela dell’indipendenza artistica di chi affronta le difficoltà degli inizi di carriera. Ma è il concorso nel suo insieme a configurarsi come un’occasione di arricchimento professionale e creativo. L’esperienza si snoda lungo un arco di più mesi, stimola il confronto tra artisti diversi, li lascia contrattualmente liberi, non li incasella nelle necessità narrative e produttive dei format, dà loro modo di esibirsi dal vivo davanti a platee via via più consistenti (fino a giungere ai 2.500 spettatori che nel mese di giugno partecipano alle serate conclusive allo Sferisterio di Macerata), offre una vetrina mediatica di alto profilo che include un ampio spettro di iniziative web e social e la partnership Rai.

Come partecipare a Musicultura 2023

Il bando di concorso scade il prossimo 10 novembre, per partecipare occorre la maggiore età ed essere autori o coautori delle canzoni che si interpretano, non esistono sbarramenti rispetto alle “categorie musicali”. Tutte le informazioni per partecipare sono disponibili qui.

Intitolato a Piero Cesanelli il largo antistante il Teatro Persiani

“Con l’intitolazione del largo antistante il Teatro cittadino, il Comune di Recanati rende omaggio alla memoria di Piero Cesanelli. Spirito libero, geniale e generoso, ironico e inquieto, malinconico e giocoso, sempre imprevedibile, capace di un lavoro appassionato e rigoroso. – Ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – Legato alla sua città da un amore intenso, profondo, radicato nel suo essere, Piero Cesanelli è stato ideatore e anticipatore di nuove formule di comunicazione culturale e musicale. Recanati lo ringrazia per averla onorata. Lo ricorda come artista, insegnante, cofondatore e direttore artistico di Musicultura e di Lunaria e creatore de La Compagnia di Musicultura. Illustre operatore culturale, di mente aperta e fertile, rimarrà nel cuore e nella storia di questa città”

Con queste parole il Sindaco di Recanati ha reso omaggio alla figura di Piero scoprendo il drappo dalla nuova targa toponomastica recante il nome “Largo Piero Cesanelli”.

“Era doveroso questo omaggio a Piero Cesanelli per quello che ha realizzato e rappresentato per il mondo culturale non solo recanatese ma anche regionale e nazionale. – Ha affermato l’assessora alla Cultura Rita Soccio – La sua vena creativa lo ha portato a ideare eventi come Musicultura e Lunaria che ancora oggi sono universalmente riconosciuti come baluardi della musica d’autore. Mi piace ricordarlo anche per la sua attenzione che ha sempre mostrato verso i giovani sia come scopritore di giovani talenti che con le proficue collaborazioni con le Università di Macerata e Camerino.”

Presenti alla cerimonia, centinaia di amici, conoscenti e ammiratori di Piero Cesanelli, stretti nell’abbraccio alla moglie Paola Promisqui che ha ringraziato il Sindaco, l’assessore alla Cultura e tutta la giunta per aver deliberato, fin dal 2020, di ricordare in modo così significativo e indelebile la persona di Piero, intitolandogli il largo antistante il Teatro Persiani.

“Tre anni fa, in questo giorno, Piero ci lasciava. Fra i suoi parenti e familiari, fra i suoi amici, nella più grande famiglia di Musicultura e de La Compagnia, fra i suoi concittadini, fra quanti lo avevano conosciuto più o meno profondamente, lo sgomento pervase tutti. – Ha detto commossa Paola Promisqui – Piero amava intensamente Recanati, la amava fino ad eleggerla come “ l’unico luogo possibile in cui vivere”.

A ricordare la memoria di Piero Cesanelli anche il suo caro amico, nonché attuale direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri.

“Piero ha dato molto a Recanati, con la sua effervescenza artistica e culturale ha contribuito a dare una ribalta nazionale a questa città, dove la sua originalissima umanità, intessuta di curiosità, sensibilità e ironia, fin da ragazzo ha dispensato alla comunità buon umore e idee mai grigiamente conformiste. Altrettanto Piero ha ricevuto da Recanati. Le vie di questo borgo, i suoi scorci, gli antichi palazzi, le storie colorate di paese, due chiacchiere in piazza sono stati e sono rimasti sempre l’humus necessario per il fiorire della sua fantasia. Sono contento che nell’intitolazione che oggi celebriamo si esprima e si fissi nel tempo a venire il legame tra questa città speciale e questo suo figlio speciale.”

 

La cerimonia è proseguita con l’inaugurazione della mostra “Piero in cento scatti” all’interno del Teatro Persiani, prodotta dall’Associazione Musicultura con la preziosa collaborazione della moglie Paola Promisqui che condensa in cento fotografie in bianco e nero i tratti salienti della vita di Piero Cesanelli, ricca di incontri, slanci, sentimenti e attaccamento alla sua città  Recanati.

“In una canzone di Piero “Generazione improvvisata”  c’è un verso che mi è sempre piaciuto molto: “A noi che ci commuove il bianco e nero perché lo coloriamo con la nostra fantasia”.– Ha spiegato Ezio Nannipieri – La mostra trae ispirazione da questa frase, che è anche una dichiarazione di fiducia nelle risorse dell’ immaginazione.  Cento scatti in bianco e nero della vita di Piero aspettano i visitatori sul palco del teatro Persiani. Abbiamo fatto del nostro meglio affinché l’istallazione risulti efficace ed evocativa, ma a colorare davvero queste cento foto ci auguriamo siano la fantasia e il sentimento di chi verrà a vederle”.

L’istallazione, curata da Benito Leonori e allestita sul palco del Teatro Persiani dal laboratorio scenografico della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi e dalla light designer Francesca Cecarini. propone un percorso dove gli affetti familiari e le amicizie di Piero si intrecciano col suo orizzonte più prettamente artistico. Un itinerario che permetterà ai visitatori di sintonizzarsi sulle frequenze di quell’originalissima umanità che Piero ha regalato al mondo durante la sua vita.

La mostra rimarrà aperta gratuitamente al pubblico fino al 9 ottobre, ogni giorno dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.

A Recanati nasce “Largo Piero Cesanelli”

Il Comune di Recanati rende omaggio a Piero Cesanelli intitolandogli il largo antistante il Teatro Persiani. La cerimonia avrà luogo il prossimo 28 settembre, nel giorno della ricorrenza dei tre anni dalla scomparsa di Cesanelli, alle ore 18. Subito dopo, all’interno del teatro, verrà inaugurata la mostra fotografica “Piero Cesanelli in cento scatti”, ideata e prodotta dall’Associazione Musicultura con la preziosa collaborazione della moglie Paola Promisqui.

“Con l’intitolazione del largo antistante il teatro cittadino, vogliamo rendere omaggio alla memoria di Piero Cesanelli spirito libero, geniale e illustre operatore culturale della nostra città che tanto ha amato e alla quale tanto ha dato nel corso della sua intera vita. – Ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – Ideatore e anticipatore di nuove formule di comunicazione culturale e musicale, Piero Cesanelli rimarrà per sempre nel cuore e nella storia della nostra città”.

“Piero in cento scatti” la mostra fotografica che Musicultura dedica per l’occasione a  Cesanelli è curata da Benito Leonori e verrà allestita sul palco del Teatro Persiani” dal laboratorio scenografico della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi e dalla light designer Francesca Cecarini.

Abbiamo cercato di condensare in cento scatti i tratti salienti della parabola umana di Piero, così ricca di incontri, slanci, sentimentiattaccamento a Recanati. L’istallazione propone un percorso dove gli affetti familiari e le amicizie di Piero si intrecciano col suo orizzonte più prettamente artistico –  ha affermato il Direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri – La speranza è che i visitatori che hanno personalmente conosciuto Piero escano dalla mostra con la piacevole sensazione di averlo incontrato di nuovo e chi invece lo ha conosciuto solo indirettamente possa almeno per un momento sintonizzarsi sulle frequenze di quell’originalissima umanità che Piero ci ha regalato”.  

La mostra “Piero in cento scatti” rimarrà aperta gratuitamente al pubblico dal 28 settembre al 9 ottobre, ogni giorno dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.