Ron positivo al Covid: salta il suo concerto. Arriva Enrico Ruggeri

Siamo spiacenti di riferire che poche ore fa, ci è stata comunicata l’impossibilità di Ron a partecipare al concerto previsto per questa sera martedì 21 giugno a Macerata, in Piazza della Libertà, per la Controra della XXXIII edizione di Musicultura.

Sono molto dispiaciuto di non poter suonare questa sera a Macerata per Musicultura a cui sono legato da anni di collaborazione, facendo anche parte del Comitato Artistico di Garanzia. – Ha detto Ron  Purtroppo sono risultato positivo al Covid. Spero di poter recuperare questo concerto al più presto.

Musicultura formula a Ron il più caldo e affettuoso augurio di pronta guarigione. Dopo il bellissimo concerto di Filippo Graziani che ha aperto ieri sera La Controra, con l’omaggio alle canzoni del padre Ivan, in una Piazza della Libertà stracolma di pubblico, c’era in città una grande attesa per lo spettacolo che avrebbe visto stasera protagonista Ron accompagnato dall’Ensemble Symphony Orchestra.

Il dispiacere per l’impossibilità del grande cantautore di essere presente a Musicultura non ha appannato la reattività dell’organizzazione del festival.

In una emergenza dell’ultimo minuto come questa,  non ci siamo arresi e abbiamo fatto di tutto per  assicurare comunque al pubblico stasera un grande spettacolo in piazza – ha dichiarato il direttore artistico Ezio Nannipieri – Ci siamo rivolti a un amico e gli abbiamo chiesto se fosse disponibile a venirci in soccorso, l’amico è Enrico Ruggeri. Generosamente e in tempo reale Enrico si è reso disponibile e stasera  sarà lui a suonare  in piazza della LIbertà con la sua band.

Enrico Ruggeri che il 24 e il 25 giugno condurrà insieme  a Veronica Maya le serate conclusive  della XXXIII edizione di Musicultura allo Sferisterio di Macerata, ha così commentato. Non è semplice organizzare un concerto con poche ore a disposizione prima della partenza del nostro tour. Ma ci sono valori perfino più importanti dell’organizzazione: gli amici di Macerata non meritavano di rinunciare a un concerto. Un abbraccio a Ron, con i nostri auguri di pronta guarigione. Macerata, arriviamo di corsa.

Intervista: Pupi Avati a La Controra di Musicultura

L’incontro di ieri in occasione di Musicultura 2022 ne ha dato conferma: il Maestro Pupi Avati, oltre ad avere una spiccata predisposizione per l’arte, dopo aver fatto del cinema la sua vita è riuscito a maturare una visione profonda del mondo, che risalta magnificamente in questa intervista. Mentre parla, mostra con naturalezza disarmante il suo carattere introspettivo e la saggezza accumulata nel corso degli anni, che sente di dover condividere: “Alla mia età ho il dovere di dirvi cos’è la vita,” spiega durante la sua partecipazione a La Controra, alla quale fa da sfondo il cortile di Palazzo Buonaccorsi, nel centro di Macerata. Prima del suo arrivo, il pubblico è già fuori ad attenderlo; in molti cercano di acciuffare un posto per assistere all’evento; i giornalisti, pazientemente, aspettano il loro turno per porre qualche domanda. E anche noi lo facciamo: poniamo domande. E le risposte ricevute ci accarezzano.

Prima di affermarsi come regista ha avuto una carriera nel mondo della musica come clarinettista nella Doctor Dixie Jazz Band; a distanza di tutti questi anni le è rimasta questa passione e suona ancora il suo clarinetto oppure la fiamma si è spenta col tempo?

La passione è rimasta perché è stato il primo sogno della mia vita. E dal primo sogno della vita è difficile svegliarsi. Purtroppo non si è realizzato: essendomi confrontato con musicisti di grande talento (io non credo di averne), e sentendomi ancora in tempo per cambiare progetto, ho abbandonato quel sogno. Ma dentro di me il desiderio di poter fare il musicista è rimasto vivido e ho ancora vicino alla scrivania il mio clarinetto montato; ogni tanto provo a fare qualche nota ma la musica richiede esercizio e studio, quindi non la pratico più. Però, se mi chiedessero se avessi preferito essere un musicista o un regista, avrei scelto la musica.

Oltre a diverse fortunate collaborazioni, condivideva con il compianto compositore pesarese Riz Ortolani un’amicizia di vecchia data; conserva di lui qualche ricordo in particolare che le piacerebbe condividere?

Avrò fatto con Riz all’incirca 30 film, sono il regista con il quale ha lavorato di più nella sua vita. Ha contribuito a fornire un’anima ai miei film, carica di sentimenti e di un’emotività che prima non avevano. Montavo la sua musica sulle riprese e levitavano, raggiungevano l’emozione; per questo io a Riz debbo tantissimo. Il nostro era un rapporto tra musicisti – nonostante abbia smesso di suonare sono un cultore della musica – così gli suggerivo quali suoni o atmosfere ricreare, quali artisti ascoltare tra Béla Bartóko Miles Davis, e lui immaginava un mondo musicale solo per quel film. Riz era straordinario nell’arrangiamento degli archi, aveva questo grande dono.

A settembre uscirà il suo ultimo film, Dante, che narra della vita del sommo poeta in uno scenario post mortem attraverso gli occhi di un giovane Boccaccio; come ha trovato l’ispirazione per affrontare in maniera così “inedita” e singolare un personaggio tanto conosciuto?

Tanto conosciuto e così poco indagato, perché nonostante le biografie dantesche siano infinite il Dante “umano” è raccontato pochissimo, quando in realtà non era così difficile desumerne il carattere. I gesuiti dicevano: “Dammi un bambino i primi cinque anni della sua vita e sarà nostro per sempre”; Dante ha vissuto la sua infanzia nel dolore per aver perso la madre a 5 anni e gli furono imposti una matrigna e un fratellastro; poi incontrò questa Beatrice, della quale si innamorò, e lei si sposò con un altro; non era difficile intuire che la sua grande sensibilità poetica derivasse da tutto il dolore patito. Perché il dolore è un percorso attraverso il quale ci si forma. Non è da augurare a nessuno, certo, però le persone più profonde sono tutte transitate attraverso il dolore. Ho quindi voluto raccontare un Dante giovane e autentico in cui ci si possa riconoscere. Corrado Augias, alla fine della prima proiezione a Roma, mi disse: “Dopo 80 anni, finalmente Dante non mi è più antipatico.”

Da quale scuola o movimento cinematografico è maggiormente affascinato?

Ho cercato di liberarmi dalla fortissima influenza che ho avuto e dalla fascinazione che ancora ho nei riguardi di Federico Fellini: se faccio cinema è perché ho visto 8; non avrei mai immaginato che il cinema fosse una cosa del genere. Per i primi anni della mia attività venivo definito “il giovane regista felliniano”, poi via via oltre all’aggettivo “giovane” anche “felliniano” è scomparso, perché ho trovato un mio tono di voce, una mia calligrafia, ma non è stato facile: i maestri sono importanti, ma è importante anche liberarsene. Non si può rimanere allievi tutta la vita.

Tra musica e cinematografia c’è un sodalizio che in qualche maniera oggi va avanti anche attraverso la produzione di video musicali. C’è un brano nel panorama nazionale di cui le piacerebbe dirigere la componente visiva?

Più di uno. Ci sono molti brani ne L’alta Fantasia, la biografia che ho scritto; ogni capitolo è accompagnato da un suggerimento musicale, c’è una sorta di playlist composta da pezzi che ascolto mentre scrivo, e già da lì si desume la grandezza della mia passione; non c’è un brano unico, ci sono brani che variano a seconda delle mie emozioni, di cosa sto scrivendo e di cosa provo, anche se è evidente che i miei riferimenti musicali sono tutti nella musica classica e nel jazz. La musica popolare non mi incuriosisce, non produce in me le stesse emozioni.

Intervista: Filippo Graziani ospite a La Controra 2022

A inaugurare la settimana di concerti de La Controra di Musicultura è Filippo Graziani, cantante, musicista e figlio di Ivan.
Nato a Rimini, cresce tra chitarre e serate dal vivo nei locali, fa parte di un gruppo stoner rock e si trasferisce per qualche tempo a New York per poi tornare in Italia e omaggiare a più riprese la produzione musicale di un gigante: suo padre. Col suo tour “Ivan 25” propone i brani del repertorio del papà proprio a 25 anni dalla sua scomparsa, in un viaggio musicale attraverso ironia, riflessioni sulla realtà e canzoni che hanno fatto la storia del cantautorato italiano.
Questa l’intervista rilasciata alla redazione di “Sciuscià”.

Iniziamo subito col parlare dell’occasione che ti porta a Macerata durante la Controra 2022, il tuo tour “Ivan 25”, esattamente a 25 anni dalla scomparsa di tuo padre: qual è la particolarità di questo tour rispetto ad altre date passate dedicate a lui?

Sono 25 canzoni tratte da tutta la discografia di papà. In passato abbiamo fatto scalette lievemente più corte e ovviamente non andavamo a pescare da tutto il repertorio; operavamo delle scelte rivolte ai pezzi più conosciuti e poi ne aggiungevamo qualche altro. Qui l’idea è proprio quella di presentare un live che abbracci dal primo all’ultimo disco.

Parlando proprio de la Controra e di Musicultura, quale pensi sia l’importanza di contesti simili e quali i benefici apportati alla musica e al suo legame coi giovani?

Musicultura è importantissima perché manifestazioni così sono l’àncora di salvezza per il mondo del cantautorato italiano, che sta passando un periodo abbastanza complesso; questi luoghi sicuri, queste isole dove ognuno si può esprimere, sono estremamente importanti per chi decide di fare questo lavoro.

Molti figli d’arte tendono a distaccarsi dalla carriera dei padri per cercare una propria indipendenza musicale, cosa che hai fatto anche tu con esperienze all’estero, ma tieni sempre a sottolineare di essere il figlio di Ivan Graziani. Cosa ti spinge a presentarlo come figura di riferimento da un punto di vista musicale?

Tanto non è che si scappi da quella cosa. Avevo – ti parlo di decenni fa – una band con cui facevo musica stoner in inglese; suonavamo nei dei locali, nei centri sociali, e c’era sempre qualcuno che mi chiedeva Monna Lisa. Questo significa che se non puoi scappare da una cosa devi abbracciarla; poi non ho nessun motivo e nessuna voglia di scappare, anzi, l’ho accolta a braccia aperte e me la sto godendo insieme a tutti gli altri. Ci stiamo godendo questo repertorio meraviglioso.

Hai calcato palchi importanti con nomi celebri del panorama musicale italiano – giusto per citarne qualcuno: Elio e le Storie Tese, Renato Zero, Negramaro, Nicolò Fabi, Max Gazzè – . In tutte queste esperienze ricordi un momento particolare in cui hai provato la sensazione di star facendo quello che era giusto per te, e che ti rendeva felice?

Sì, accade spesso. Sanremo è stato uno di quelli, Tenco è stato uno di quelli, Elio è stato uno di quelli e a oggi rimane la cosa più divertente che abbia mai fatto. In quel caso ero sul palco con altri musicisti con i quali non avevo una confidenza particolare, li conoscevo in maniera abbastanza superficiale. Però la musica è un linguaggio talmente preciso che ci ha uniti: abbiamo legato lì quindi è stato molto bello poter condividere quell’esperienza con artisti incredibili.

Un sogno nel cassetto che si deve ancora realizzare?

Scrivere la colonna sonora per una serie mi piacerebbe tanto. Se potessi, farei quello per una serie figa tipo Stranger Things. Ancora non è successo, speriamo che in futuro qualcuno mi prenda in considerazione.

Musicultura 2022 su Stereonotte

Aspettando di vedere i vincitori della XXXIII edizione del Festival sul palco dell’Arena Sferisterio di Macerata, Duccio Pasqua Stereonotte ci fa riascoltare i loro brani tornano su Rai Radio 1, la radio ufficiale di Musicultura.

La programmazione:

Notte tra giovedì 16 e venerdì 17
Y0 – TRAPsodia POPolare
Malvax – Esci col cane
Cassandra Raffaele – La mia anarchia ama te
Emit – Vino
Martina Vinci – cielo di Londra

Notte tra venerdì 17 e sabato 18
Yosh Whale – Inutile
Valeria Sturba – Antiamore
THEMORBELLI – Il giardino dei Finzi Contini
Isotta – Palla avvelenata

Aggiornamento sulla rosa dei vincitori – Nota ufficiale

Per sopravvenuti motivi personali, l’artista Y0, già designato tra gli otto vincitori della XXXIII edizione di Musicultura, sarà impossibilitato a esibirsi durante la fase conclusiva della manifestazione a Macerata. Musicultura ritiene comunque opportuno, e funzionale al concorso, rispettare la formula delle serate finali, che vede otto artisti vincitori chiamati ad esibirsi sul palco dello Sferisterio e pertanto, stante l’imprevisto occorso a Y0, chiamerà a partecipare a tale fase conclusiva, quale nono vincitore, la prima proposta artistica rimasta esclusa dalla rosa degli otto vincitori ad oggi selezionati, che in questo caso è quella dei Malvax.
Ai fini del concorso, pertanto – anche a parziale integrazione del Regolamento – i vincitori della XXXIII edizione di Musicultura saranno nove, e Y0 potrà regolarmente concorrere con gli altri otto vincitori all’assegnazione dei riconoscimenti previsti dal Regolamento non vincolati all’esibizione dal vivo durante le serate finali.

Angelo Branduardi ospite a Musicultura 2022

Angelo Branduardi sarà tra gli ospiti di Musicultura 2022, il suo nome si aggiunge al nutrito e variegato cast artistico della XXXIII edizione del Festival della canzone popolare e d’autore. Le serate finali della manifestazione, in media partnership con Rai, sono in programma allo Sferisterio di Macerata il 24 e il 25 giugno prossimi e saranno condotte da Enrico Ruggeri e Veronica Maya.

L’amato “menestrello” della musica italiana e internazionale si esibirà allo Sferisterio nella serata di apertura, venerdì 24 giugno insieme ai Litfiba, Ditonellapiaga, DakhaBrakha, Violons Barbares e agli otto artisti vincitori del concorso. I 2.400 spettatori dello Sferisterio potranno attivamente esprimere con il voto le proprie preferenze e decidere le quattro proposte in concorso che accederanno alla finalissima del sabato.

Angelo Branduardi si esibirà in duo col Maestro Fabio Valdemarin e torna a Musicultura dopo avere intersecato più volte in passato il suo straordinario percorso artistico con quello del Festival.

Nel pullulare dell’effimero che ci circonda si sente un gran bisogno di artisti dotati di visione e di anima, tra questi spicca il nome di Angelo Branduardi – ha detto il Direttore Artistico Ezio Nannipieri – Angelo non ha mai tradito la sua vocazione di acuto sperimentatore, aperto ad orizzonti internazionali, originale nell’ esplorare e fondere musiche di epoche diverse, sempre al servizio dell’arte e della poesia. Da troppo tempo Angelo mancava dal palco di Musicultura, siamo felici e gli siamo grati per avere risposto sì al nostro invito e per averlo fatto con la gentilezza che lo contraddistingue.

Le due serate finali del 24 e 25 giugno verranno trasmesse in diretta su Rai Radio 1 e andranno in onda nel prossimo mese di luglio su Rai 2, nel programma televisivo Musicultura Festival 2022 che verrà diffuso anche in ambito internazionale da Rai Italia.

 

 

 

Speciale Musicultura su Radio 1 Rai: il concerto degli 8 vincitori

RIASCOLTA LO SPECIAL SU RAI PLAY SOUND.

Appena investiti del titolo di vincitori di Musicultura 2022, Emit, Isotta, Cassandra Raffaele, Valeria Sturba, THEMORBELLI, Martina Vinci, Yosh Whale e Y0 hanno fatto il loro debutto live in una location davvero speciale: la storica Sala A di Via Asiago a Roma.

Per lo Speciale Musicultura condotto da John Vignola con Marcella Sullo e Duccio Pasqua sulle frequenze di Radio1 Rai, infatti, gli 8 si sono esibiti live sul palco che ha ospitato nomi come Mina e Frank Sinatra e dove sono andati in onda grandi successi radiofonici quali “Bandiera Gialla’, la “Corrida” di Corrado, ‘Gran Varietà’ e “Alto Gradimento”.

Tra una canzone vincitrice e l’altra, Filippo Graziani ha ricordato suo padre Ivan a 25 anni dalla scomparsa, John Vignola ha fatto due chiacchiere con il presidente dell’AFI Sergio Cerruti e Veronica Maya e Ilaria Pilar Patassini hanno dato appuntamento agli ascoltatori per le serate finali del Festival.

Ecco com’è andato l’esordio live degli  8 vincitori:

 

 

Svelati i vincitori e i conduttori di Musicultura 2022

La XXXIII edizione di Musicultura Festival si appresta a vivere il suo apice nelle fasi finali a Macerata dal 20 al 25 giugno con il main media partner Rai: Rai Radio 1, Rai 2, Rai TGR, Rainews24, Rai Canone, Rai Italia e RaiPlay Sound.

Le serate conclusive di spettacolo, il 24 e il 25 giugno, si svolgeranno allo Sferisterio e saranno condotte da Enrico Ruggeri, alla sua quarta volta consecutiva in veste di anfitrione del Festival, e da Veronica Maya che dopo la bella esperienza dello scorso anno torna sul palco dell’edizione 2022.


Le finali del 24 e 25 giugno verranno trasmesse in diretta su Rai Radio 1 e andranno in onda il prossimo 22 luglio su Rai 2, in seconda serata, in un programma televisivo che verrà diffuso anche in ambito internazionale da Rai Italia.

Annunciati oggi gli otto artisti vincitori del concorso:

Cassandra Raffaele, Emit, Isotta, Martina Vinci, THEMORBELLIY0, Yosh Whale, Valeria Sturba.

Già da stasera sarà possibile familiarizzare con le loro canzoni e con le loro storie sintonizzandosi sulle frequenze di Rai Radio 1. La radio ufficiale di Musicultura trasmetterà infatti in diretta, dalla Sala A di Via Asiago a partire dalle ore 21, il concerto live dei vincitori di Musicultura, con Duccio Pasqua, Marcella Sullo e John Vignola alla conduzione.

Ritroveremo i protagonisti e le protagoniste del concorso tra due settimane a Macerata, dove spetterà al pubblico dello Sferisterio esprimersi e decretare, nel corso della finalissima di sabato 25 giugno, il vincitore assoluto di Musicultura, al quale andranno i 20 mila euro del Premio Banca Macerata.

Sul palco dello Sferisterio assisteremo alle esibizioni di  Litfiba, Manuel Agnelli, Ditonellapiaga, Ilaria Pilar Patassini, Silvana Estrada (Messico), DakhaBrakha (Ucraina), Violons Barbares (trio franco-bulgaro-mongolo) Gianluca Grignani e della cantautrice islandese Emiliana Torrini & The Colorist Orchestra, che a Musicultura farà la sua unica tappa in Italia del 2022.

Molti gli ospiti in cartellone anche per La Controra, il festival nel festival che da lunedì 20 a sabato 25 giugno vivrà nelle piazze e nei cortili del centro storico di Macerata con concerti, recital, incontri, dibattiti, tutti ad ingresso libero.

La settimana di Musicultura si aprirà con due attesi concerti in Piazza della Libertà. Il 20 giugno “Ivan 25”, il nuovo spettacolo con cui, a venticinque anni dalla scomparsa del padre Ivan, Filippo Graziani rende omaggio alle canzoni e alla genialità del grande cantautore e chitarrista, accompagnato dalla Tommy Graziani band. Il 21 giugno Ron ripercorrerà a suon di canzoni scolpite nella memoria collettiva del nostro Paese i cinquant’anni di una carriera artistica strepitosa, per l’occasione accompagnato da una suggestiva formazione orchestrale.

In tema di canzone d’autore è da segnalare giovedì 23 giugno la proiezione del docufilm Nanni Ricordi – L’uomo che inventò i dischi, scritto e diretto da Roberto Manfredi. Alla serata interverranno tra gli altri Camillo Ricordi, il figlio di Nanni, e Gino Paoli, che con Giorgio Gaber, Ornella Vanoni, Umberto Bindi, Sergio Endrigo, Luigi Tenco, Enzo Jannacci, fu tra gli artisti che Nanni, sul finire degli anni ‘50 e l’inizio dei ‘60 scoprì, produsse e lanciò con la sua Dischi Ricordi.

Tra gli altri ospiti attesi in città: Pupi Avati, la “mamma” di Geronimo Stilton” Elisabetta Dami, Roberto Piumini, Michele D’Andrea, Marianna Aprile, Ennio Cavalli, Massimiliano Civica, Guido Harari, oltre ad alcuni degli artisti impegnati anche nelle serate finali allo Sferisterio.

 

 

Annunciati i primi ospiti de La Controra di Musicultura 2022

Si avvicina la settimana conclusiva della XXXIII edizione di Musicultura, a Macerata dal 20 al 25 giugno e il festival si fa in due: da un lato le serate di spettacolo allo Sferisterio, dall’altro La Controra con i concerti, le performance, gli incontri con gli autori e i recital in piazze e cortili del centro storico, tutti ad ingresso libero.
I primi ospiti de La Controra 2022 sono stati annunciati oggi dall’Associazione Musicultura.
Ci aspetta un’apertura che direi folgorante – dichiara il direttore artistico Ezio Nannipieri – “due gioiose feste nella centralissima Piazza della Libertà nel nome delle espressioni più alte della canzone popolare e d’autore”.

Lunedì 20 giugno si apriranno le danze con “Ivan 25”, la prima nazionale del nuovo, atteso spettacolo con cui, a venticinque anni dalla scomparsa del padre Ivan, Filippo Graziani attinge alla sua duplice sensibilità di figlio e di artista per rendere omaggio alle canzoni e alla genialità del grande cantautore e chitarrista. Il bravissimo Filippo (voce e chitarra), sarà accompagnato dalla Tommy Graziani band, guidata alla batteria dall’altro talentuoso figlio di Ivan Graziani, Tommaso.

La sera dopo, martedì 21 giugno, a salire sul palco sarà Ron che a Macerata ripercorrerà a suon di canzoni fissate nella memoria collettiva del nostro Paese i cinquant’anni di una strepitosa carriera artistica, per l’occasione in un’inedita e suggestiva formazione orchestrale.

Sul versante della canzone d’autore c’è un’altra primizia da segnalare, un appuntamento appositamente dedicato a colui che a ragione può definirsi il “padre dei cantautori”, nonché il più noto discografico italiano di sempre, Nanni Ricordi, nel decennale della scomparsa. Giovedì 23 giugno sarà proiettato in prima nazionale il docufilm Nanni Ricordi – L’uomo che inventò i dischi, scritto e diretto da Roberto Manfredi. Alla serata interverranno tra gli altri il figlio di Nanni, Camillo Ricordi, e Gino Paoli che con Giorgio Gaber, Ornella Vanoni, Umberto Bindi, Sergio Endrigo, Luigi Tenco, Enzo Jannacci fu tra gli artisti che Nanni, sul finire degli anni ‘50 e l’inizio dei ‘60 scoprì, produsse e lanciò con la sua Dischi Ricordi.

“La Controra” 2022 dà appuntamento anche a genitori e bambini, mercoledì 22 giugno, per uno stimolante incontro con Elisabetta Dami, la “mamma” di Geronimo Stilton. Le storie per ragazzi che hanno per protagonista il famoso topo intellettuale, di professione giornalista ed editore, hanno conquistato più generazioni, i libri della serie sono stati tradotti in 50 lingue e hanno venduto nel mondo oltre 153 milioni di copie, ma poco si sa della loro autrice. Scopriremo un personaggio ed una personalità fuori dal comune, un’editrice ed una narratrice di successo, una donna avventurosamente innamorata della vita.

Torna a Musicultura Michele D’Andrea, che nella passata edizione riuscì nell’impresa di sintetizzare per il pubblico dello Sferisterio la storia del nostro inno nazionale con competenza e passione tali da suscitare un canto corale ed una standing ovation che per la qualità e l’intensità della partecipazione rimarranno nella memoria della manifestazione. Questa volta lo storico affabulerà gli spettatori de “La Controra” martedì 21 giugno con le vicende e le curiosità che si nascondono dietro gli inni nazionali del mondo.

In primo piano anche il concerto serale giovedì 23 giugno di Violons Barbares. Il trio franco-bulgaro-mongolo formato da Fabien Guyot (percussioni, voce), Dimitar Gougov (gadulka, voce) e Dardaanvaarchig Enkhjargal (moorin koohr, overtone singing) arriva a Macerata dopo avere elettrizzato critica e spettatori di tutti i continenti.
La loro formula sonora, ritmica e vocale è davvero originale e multiforme – osserva Nannipieri – sembra impossibile che tre strumenti acustici e tre voci possano spaziare così suggestivamente dalla dimensione energica del rock, alla complessità ritmica del jazz, alla purezza dei suoni world e folk. Il virtuosismo e la nitida visione musicale di Violons Barbares consente loro di creare un piccolo, grande miracolo musicale al quale suggerisco fortemente di assistere”.

Musicultura annuncia i primi ospiti delle serate finali il 24 e il 25 giugno allo Sferisterio di Macerata

La XXXIII edizione di Musicultura si prepara a vivere la sua fase conclusiva dal 20 al 25 giugno a Macerata.
In attesa di conoscere il cartellone de “La Controra” – la costola del festival che per l’intera settimana animerà piazze e cortili del centro storico con appuntamenti che spazieranno dai concerti ai recital, dalle presentazioni editoriali alle arti performative, Musicultura annuncia oggi i primi graditi ospiti che, assieme ai vincitori del concorso, saranno protagonisti delle due serate finali di spettacolo, il 24 e 25 giugno, allo Sferisterio, la suggestiva arena neoclassica simbolo di Macerata e delle Marche.

La prima delle due serate, il 24 giugno, vedrà sul palco le testimonianze artistiche di Litfiba, Ditonellapiaga, DakhaBrakha, Violons Barbares e le esibizioni degli otto artisti vincitori del concorso. Il 25 giugno si susseguiranno le performance di Manuel Agnelli, Silvana Estrada, Gianluca Grignani, Ilaria Pilar Patassini, Emiliana Torrini & The Colorist Orchestra, nell’unica apparizione italiana dell’artista islandese nel 2022 e quelle dei quattro artisti in concorso più votati dal pubblico dello Sferisterio la sera prima.
Tutti i set saranno appositamente pensati per l’occasione, in linea con la formula di un festival che offre agli artisti ospiti un clima di libertà espressiva svincolato da logiche strettamente commerciali.

Ci piace che al festival il coinvolgimento dei più bravi e noti artisti italiani possa convivere non solo con le idee e le sensibilità dei giovani artisti in concorso, ma anche con proposte internazionali di assoluto valore ed ancora da noi poco conosciute. – Ha affermato il direttore artistico Ezio Nannipieri – È questo il caso di Silvana Estrada, giovanissima e talentuosa artista messicana, o dei Violons Barbares, un trio mongolo-bulgaro-francese che nel live sprigiona una forza inaudita. Per non parlare degli ucraini DakhaBrakha: li inseguivamo da anni, ci aveva colpito la loro capacità di tracciare sintesi formidabili tra la ricchissima, meravigliosa tradizione musicale del loro Paese e la modernità; averli sul palco di Musicultura, ora che una guerra devasta la loro terra, assume un significato emotivo davvero particolare”.

Nelle prossime settimane si conosceranno i nomi degli otto vincitori del concorso con cui Musicultura dal 1990 tutela la dimensione artistica della forma canzone e contribuisce a scoprire e valorizzare nuovi giovani, meritevoli talenti.
Dopo i due concerti di presentazione dei finalisti, trasmessi in diretta da Rai Radio 1, la radio ufficiale del festival, il 3 e 4 maggio scorso dal Teatro Persiani di Recanati, i brani degli artisti sono in queste settimane protagonisti sempre su Rai Radio 1 per la diffusione al grande pubblico.

Il vincitore assoluto sarà eletto il prossimo 25 giugno in base all’esito del voto del pubblico dello Sferisterio: a lui andranno i 20.000 euro del Premio Banca Macerata.
Verranno inoltre assegnati la Targa della Critica Piero Cesanelli (€ 3.000), il Premio AFI (€ 3.000), il Premio per il miglior testo (€ 2.000) e il Premio NuovoImaie (€ 10.000) per la realizzazione di un tour.