Al via le Audizioni Live: ecco i nomi dei 60 artisti in gara

Dopo l’ennesimo record di partecipazioni al Festival con 1.187 artisti e la novità di Musicultura Première la XXXV edizione di Musicultura entra nel vivo con l’annuncio dei 60 artisti che accedono alle Audizioni Live.
Il direttore artistico Ezio Nannipieri ha svelato oggi i loro nomi nel corso di una conferenza stampa dove Paola Turci ha portato il saluto del Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura.

Voglio augurare il meglio ai sessanta partecipanti del Concorso, Musicultura è un bel palcoscenico che ha portato al successo tanti artisti di grande qualità e spessore. – Ha detto la cantautrice romana – Per me è sempre emozionante partecipare al Festival, anche quando vengo come ospite mi sento sempre nel posto giusto.

C’è in giro un eccesso di canzoni, citando Samuele Bersani, che sembrano copie sbiadite di mille riassunti, Musicultura serve a contrastare questa tendenza che in sé troviamo triste, attraverso scelte artistiche precise. – Ha detto Ezio Nannipieri direttore artistico di Musicultura – Chi ama le canzoni, la loro potenzialità di accompagnare e a volte ribaltare le nostre vite, non può accontentarsi della pedanteria estetizzante di produzioni ottime ma senz’anima, o quasi.  Le sessanta proposte che arrivano a queste audizioni, con la loro varietà stilistica e vitalità di contenuti dimostrano che l’immaginazione artistica delle nuove generazioni è in buona salute, testimoniano insomma che il problema non è a monte della filiera della canzone, semmai a valle. 

I convocati alle Audizioni Live, tutti autori e autrici delle loro canzoni, si esibiranno sei alla volta, rigorosamente dal vivo sul palco del Teatro Lauro Rossi di Macerata, nel corso di dieci serate di spettacolo aperte liberamente al pubblico, in programma continuativamente dal 1 al 10 marzo con inizio alle ore 21 e la domenica alle ore 17. Le dirette streaming sui social di Musicultura permetteranno di seguire anche da casa la qualità della kermesse musicale. Da segnalare anche la presenza di Rai Italia, con i suoi 120 milioni di spettatori disseminati nei cinque continenti, che seguirà le Audizioni Live con servizi e approfondimenti dedicati.

Non mancheranno ospiti speciali, tra cui il giornalista e critico musicale di Rai Radio 1 John Vignola sabato 2 marzo, e Piero Pelù, di recente entrato a far parte del Comitato Artistico di Garanzia, che porterà la sua amichevole testimonianza sul palcoscenico del Festival martedì 5 marzo.

Durante le Audizioni Live, ogni sera gli spettatori eleggeranno l’artista preferito, al quale andrà il Premio Banca Macerata.

Come Main Partner di Musicultura siamo orgogliosi di come il Festival promuova la nostra meravigliosa città e del notevole indotto che porta durante le Audizioni Live in tutta l’area. – Ha affermato il Presidente di Banca Macerata Ferdinando Cavallini – La nostra mission è quella di essere sempre vicini al territorio ed in particolare ai giovani, e Musicultura, per sua natura, unisce questi due importanti valori. Abbiamo riconfermato con la passione di sempre il nostro supporto al Festival anche per i prossimi anni. Invitiamo i nostri clienti, azionisti e tutta la comunità a partecipare alle audizioni di Musicultura per condividere la gioia della musica e per assegnare, ogni sera, il Premio Banca Macerata all’artista più applaudito.

I 60 ARTISTI IN GARA A MUSICULTURA 2024

/handlogic (Firenze);  Aigì (Tropea);  Alec Temple (Cremona); Alessandra Bosco (Milano); Alessio Alì (Gioiosa Ionica); Andrea Di Donna (Roma); Anna Castiglia (Catania); Ardo (Vasto); Belfiore (Ravanusa); Bianca Frau (Sassari); Boetti (Roma); CORDIO (Catania); dada sutra (Milano); De.Stradis (Bologna); DELVENTO (Messina); Dena Barrett (Viareggio); Eda Marì (San Lucido); Edel (Roma); Eugenio Sournia (Livorno); FALCE (Cumiana); feeda (Sala Consilina); fil (Torino); Francesco Faggi (Forlì); gaberlover (Palermo), Glas (Catanzaro); Helle (Bologna); Heren Wolf (Montemiletto); Il Generatore di Tensione (Bologna); Irene Buselli (Genova); Lou Tapage (Cuneo); Malamore (Lecce); Marco Boccuto (Monza); Marilena Anzini (Busto Arsizio); Marta Frigo (Milano); Michelangelo Martin (Potenza Picena); Minimo Vitale (Aosta); mmara (Milano); MonnaElisa (Forlì); My Girl Is Retro (Perugia); Nico Arezzo (Bologna); Nicole Bullet (Palermo); Nyco Ferrari (Milano); Ormai (Cantù); Pit (Segrate); Poetica da Combattimento (Ascea); PORCE (Carugate); Roncea (Vezza d’Alba); Rossana De Pace (Mottola); Sandro Barosi (Cremona); Santoianni (Vigevano); Serepocaiontas (Latina); The Snookers (Morbegno); Tina Platone (Mirandola); Tommi Scerd (Genova); unadasola (Pietrasanta); Valentina Tioli (Modena); Velia (Roma); VERI (Pesaro); Viola Violi (Grosseto); Went (Bari).

Scopri gli artisti più votati a Musicultura Première

In attesa di svelare tutti gli artisti in concorso a Musicultura 2024, è tempo di scoprire i primi 5 che accedono di diritto alle Audizioni Live al Teatro Lauro Rossi di Macerata dal 1 al 10 marzo.

Anna Castiglia (Catania), Eda Marì (San Lucido), mmara (Milano), Poetica da Combattimento (Ascea), Went (Bari) sono gli artisti più votati tra i 101 selezionati sul portale votazioni.musicultura.it.

A queste 5 proposte si aggiungeranno altri 50/60 progetti selezionati dalla Direzione Artistica del concorso nella rosa dei 101 artisti di Musicultura Première.

L’esito della votazione è stato certificato dalla società che ha monitorato il regolare andamento della votazione sul portale.

Musicultura Première

La XXXV edizione di Musicultura si apre con una grande novità. 
La quantità -quest’anno 1.187 le iscrizioni arrivate per un totale di 2.374 canzoni- ma soprattutto la qualità delle proposte ricevute hanno indotto il Festival a dare vita a una finestra aperta sulla variegata e stimolante realtà musicale del concorso.

Così è nata Musicultura Première, una fase zero che permette al pubblico di esprimersi e di contribuire attivamente alla scelta degli artisti che parteciperanno alle Audizioni Live.

Protagoniste di questa fase sono le 101 proposte più interessanti selezionate tra quelle in concorso dalla Direzione Artistica che, a partire dal 5 febbraio, per una settimana, saranno ascoltate e votate sul portale votazioni.musicultura.it.

Dalle ore 15.00 di lunedì 5 alle 15.00 di lunedì 12 febbraio, il pubblico potrà esprimere 5 preferenze. Le 5 proposte artistiche che, allo scadere delle votazioni, avranno ottenuto più voti accederanno di diritto alla fase delle Audizioni Live (al Teatro Lauro Rossi di Macerata dal 1 al 10 marzo) insieme a quelle selezionate, nella stessa rosa dei 101, da Musicultura stessa.

ECCO LE 101 PROPOSTE SELEZIONATE PER MUSICULTURA PREMIÈRE

/handlogic (Firenze), Aigì (Tropea), Alec Temple (Cremona), Alessio Alì (Gioiosa Ionica), Alessandra Bosco (Milano), Andrea Di Donna (Roma), Anna Castiglia (Catania), Anna Nata (Milano), Ardo (Vasto), Belfiore (Ravanusa), Bianca Frau (Sassari), Boetti (Roma), Carolei (Milano), Cassandra (Firenze), Chris Lavoro (Saronno), cisiamocapiti (Padova), CORDIO (Catania), Cristiano Sbolci (Livorno), D!PS (Torino), D+ (Aosta), dada sutra (Milano), Dalia Buccianti (Venturina Terme), Dalîlah (Arzachena), Dani Sco (Bologna), DAZ JAY (Ancona), De.Stradis (Bologna), DELVENTO (Messina), Dena Barrett (Viareggio), Didie Caria (Torino), Diorama (San Paolo di Civitate), Djomi (Pinarella di Cervia), Eda Marì (San Lucido), Edel (Roma), Emme di Modesto (Santa Maria di Leuca), Eugenio Sournia (Livorno), FALCE (Cumiana), feeda (Sala Consilina), fil (Torino), Filippo Cattaneo Ponzoni (Bergamo), Francesco Bonanno (Bergamo), Francesco Faggi (Forlì), Francesco Pecs (Ancona), FREDDO (Londra), gaberlover (Palermo), Glas (Catanzaro), Gustavo (Teramo), Helle (Bologna), Heren Wolf (Montemiletto), hetra (Milano), Il Generatore di Tensione (Bologna), IL MAGO (Bari), Irene Buselli (Genova), Jess (Milano), La Malasorte (Lecce), Labasco (Caserta), Le canzoni giuste (Pescara), Le Cose Che Non Dico (Cagliari), Lou Tapage (Cuneo), Macadamia (Roma), Malamore (Lecce), Marco Boccuto (Monza), Marilena Anzini (Busto Arsizio), Marta De Lluvia (Recanati), Marta Frigo (Milano), MASALA E FORESTA (Albenga), Mattia Faes (Milano), Melga (Massafra), Meno (Gambellara), Methos (Livorno), Michelangelo Martin (Potenza Picena), Minimo Vitale (Aosta), mmara (Milano), MonnaElisa (Forlì), Montegro (Roma), My girl is retro (Perugia), Nico Arezzo (Bologna), Nicole Bullet (Palermo), Nyco Ferrari (Milano), OBI (Torino), Ormai (Cantù), Pit (Segrate), Poetica da Combattimento (Ascea) , PORCE (Carugate), Raul Colosimo (Parigi), Roncea (Vezza d’Alba), Rossana De Pace (Mottola), San Joen (Teramo), Sandro Barosi (Cremona), Santoianni (Vigevano), Serepocaiontas (Latina), Tamè (Torino), The Snookers (Morbegno), Tina Platone (Mirandola), Tommi Scerd (Genova), unadasola (Pietrasanta), Valentina Tioli (Modena), Velia (Roma), Ventura (Foligno), VERI (Pesaro), Viola Violi (Grosseto), Went (Bari).

Il nuovo logo del Festival

Il 2024 si apre con grandi novità per il Festival, a partire da un cambio radicale di look nato dall’esigenza di un’identità visiva che raccontasse il sincero desiderio di adattarci al tempo, di accettare e abbracciare i cambiamenti, di trovare uno spazio nostro nel mare magnum della musica; di farci ora piccoli, piccolissimi e ora grandi, tondi tondi.
Così il rebranding di Musicultura, a cura di Simona Castellani e Marcello Piccinini, rappresenta l’essenza dell’Associazione ieri, oggi e domani: stabile e solida ma anche liquida e proteiforme, risoluta ma permeabile al circostante.

“Per la nuova identità di Musicultura siamo partiti dal passato, dal logotipo usato nei primi anni di vita dell’associazione – raccontano i due designer.

L’uso di font diversi tra loro rappresentava efficacemente gli obiettivi di Musicultura (la varietà e la dinamicità nella musica d’autore), e il nostro progetto ripropone – attualizzandolo – lo stesso concetto. Il carattere tipografico disegnato per il logotipo è costituito da forme geometriche semplici che, attraverso diverse combinazioni, formano le varie lettere: con la stessa dinamica e armonia che esiste tra le note e la musica.

Lo spessore variabile del segno racchiude in sé il volume, l’altezza e la durata della nota/lettera. Questo sistema ci consente di creare versioni dello stesso logotipo sempre diverse, in rappresentanza delle creatività sempre nuova che anima Musicultura nella ricerca e valorizzazione dei talenti.”

 

Al via il progetto del Garante “La casa in riva al mare”

L’iniziativa illustrata nel corso di una conferenza stampa con la partecipazione di Giancarlo Giulianelli, della Direttrice degli istituti penitenziari di Ancona, Manuela Ceresani, e del Direttore artistico del festival Ezio Nannipieri

Al via “La casa in riva al mare” il nuovo progetto del Garante regionale Giancarlo Giulianelli che va a inserirsi nell’ambito di Musicultura. L’iniziativa offre ad un gruppo di detenuti dell’istituto penitenziario di Ancona l’opportunità di partecipare a laboratori musicali, curati dall’associazione Musicultura.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione, Giulianelli ha evidenziato come questi eventi rappresentino “un momento importante sul versante della rieducazione del detenuto, un confronto aperto, uno spazio dove trasformare il tempo perso in opportunità, in partecipazione. E’ una filosofia che ci accompagna nella scelta d’iniziative di qualità, chiamate a fornire ulteriore spessore alle attività trattamentali”.

Ne è convinto anche il Direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri che ha voluto ricordare come il progetto abbia preso forma l’estate scorsa dopo aver conosciuto Giulianelli.

“Sono seguiti – ha specificato – alcuni interessanti incontri che mi hanno consentito di mettere a fuoco la delicatezza e l’importanza della funzione che svolge. È proprio su suo impulso che il progetto nasce, con l’intento di contribuire a tessere connessioni, nel nostro caso umane e culturali, fra persone che si ritrovano a vivere detenute e la realtà esterna al carcere”.

Tutto questo chiedendo in primis aiuto alle canzoni, che per Nannipieri sanno essere “passe-partout formidabili d’accesso al nostro sentire profondo e proiettare l’immaginazione al di là di ogni muro. I brani in concorso porteranno nel perimetro del Barcaglione uno spaccato di vita, idee, sentimenti che mi auguro sia di nutrimento mentale ed emotivo per persone private della libertà per i reati commessi, ma non della loro umanità. E credo sia da rimarcare come dal carcere, attraverso il verdetto della giuria dei detenuti, uscirà un messaggio che inciderà concretamente sulle vicende del concorso stesso”.

Nel panorama di interscambio delle diverse esperienze rientra il coinvolgimento dell’azienda agricola della Casa di reclusione di Barcaglione, che durante le iniziative di Musicultura proporrà in vendita al pubblico l’olio, il miele e i formaggi prodotti all’interno dell’istituto penitenziario.  Le finalità del progetto hanno infatti trovato da subito un’ interlocutrice nella Direttrice degli istituti penitenziari di Ancona (Montacuto e Barcaglione), Manuela Ceresani.

“Il nostro obiettivo – ha detto – è quello di mettere in piedi attività che inneschino il processo di reinserimento sociale. Possono essere realizzate soprattutto quando c’è qualcuno che dall’esterno è disposto a spendersi e sperimentarsi, a creare l’aggancio tra il dentro e il fuori.  In questo caso parliamo di musica che è un elemento importante per il benessere sia sul versante della responsabilizzazione, sia su quello della gestione delle emozioni”.

IL PERCORSO DEI LABORATORI

Nel complesso i percorsi laboratoriali saranno improntati a favorire lo sviluppo di competenze di analisi musicale utili a entrare consapevolmente nel vivo degli ascolti delle canzoni in concorso al festival.

 Al tutor di Musicultura Edoardo Bartolini e ai professionisti del settore che interverranno ai laboratori si affiancherà la Presidente dell’Associazione “Art’O” Francesca Marchetti, da anni impegnata con iniziative culturali nella realtà carceraria.

Previste la formazione di un’apposita giuria di detenuti e l’istituzione del Premio “La Casa in riva al mare”, che sarà conferito a uno degli otto artisti finalisti della trentacinquesima edizione del festival nell’ambito delle serate finali del festival, in programma allo Sferisterio di Macerata il 21 e 22 giugno.

I laboratori musicali si protrarranno fino allo stesso mese di giugno e si prevede, tra l’altro, di raccogliere e portare all’attenzione del pubblico alcune testimonianze dei membri della giuria dei detenuti. Quest’ultima, oltre a designare il vincitore del Premio “La casa in riva al mare”, svolgerà  una funzione consultiva nei confronti della commissione di ascolto di Musicultura.

“La casa in riva al mare” sarà anche al centro de “La Controra 2024”, la sezione che nella settimana conclusiva del festival anima con un ricco e variegato programma di concerti, recital, dibattiti, incontri il centro storico di Macerata. Con la collaborazione del Garante sarà, infatti, creato un apposito evento dedicato a tracciare un primo bilancio del progetto e a proporre una più generale riflessione sugli effetti positivi che adeguati percorsi possono avere sulle prospettive future delle persone detenute.

Il progetto si concluderà a luglio, quando l’Artista vincitore del “Premio La casa in riva al mare” andrà a fare visita e conoscere, presso la Casa di reclusione di Barcaglione, i detenuti che lo avranno scelto e  sarà protagonista di un happening musicale live.

Banca Macerata si conferma Main Partner di Musicultura

Il taglio del nastro di Musicultura 2024 si è svolto oggi presso la nuova sede di Banca Macerata. L’auditorium ha ospitato la conferenza stampa di apertura della XXXV edizione del Festival della canzone popolare e d’autore. La particolarità della cornice e l’atmosfera prenatalizia hanno conferito un’aria di festa a due importanti annunci: il rinnovo e il consolidamento della partnership tra Musicultura e Banca Macerata, che si conferma Main Partner del festival anche per il prossimo triennio e il superamento per il quarto anno consecutivo del record di iscrizioni al Concorso.

In apertura di conferenza il saluto del Presidente Onorario di Banca Macerata, uno dei fondatori Loris Tartuferi “Banca Macerata e Musicultura condividono da sempre valori importanti tra i quali la valorizzazione del nostro territorio e il sostegno ai giovani meritevoli, pertanto, con soddisfazione da entrambe le parti, rinnoviamo il contratto di Main sponsor per altri tre anni. Iniziammo circa nove anni fa ad affiancare il Festival, nel tempo abbiamo aumentato sempre di più la vicinanza. Una collaborazione vincente di cui ha beneficiato anche il territorio che ospita un evento nazionale così importante e che rappresenta per tanti giovani artisti un trampolino di lancio nel mondo della musica di qualità.”

“Era il 2021 – ha ricordato il presidente di Banca Macerata Ferdinando Cavallini – quando, nonostante ci fosse ancora una pandemia in atto a destare enormi preoccupazioni nelle vite di ciascuno di noi, abbiamo deciso di avviare questa partnership con l’Associazione Musicultura. A distanza di tre stagioni vissute insieme all’insegna dello sviluppo della creatività, della valorizzazione dei talenti e del sostegno delle nuove idee, siamo qui oggi nella nostra nuova “casa” che è la Sede Sociale di Banca Macerata, per annunciare con immenso piacere la decisione di Banca Macerata di continuare a sostenere Musicultura per altri 3 anni, rinnovando la sinergia con una delle iniziative più meritevoli del nostro territorio. Abbiamo iniziato il nostro percorso insieme a Musicultura convinti di proiettarci verso un futuro denso di soddisfazioni e di entusiasmanti risultati – ha continuato Cavallini – ma non immaginavamo di riuscire insieme ad arrivare a conquiste come quella di quest’anno. Il record di iscritti al concorso di Musicultura, appena battuto per il terzo anno consecutivo, unitamente allo sviluppo territoriale e di clienti della Banca, sono la chiara dimostrazione dell’enorme potenziale che entrambe le realtà stanno esprimendo.”

“Nei tre anni in cui Banca Macerata è stata Main Partner di Musicultura abbiamo avuto modo di apprezzare la serietà, la capacità della visione, il dinamismo collaborativo che il Presidente Cavallini, la dirigenza, il marketing e tutti i reparti operativi hanno profuso, in un clima di reciproco rispetto e oserei dire di vero entusiasmo. – Ha detto Ezio Nannipieri direttore artistico del Festival – In più, questi tre edizioni con Banca Macerata al fianco sono state per Musicultura tre edizioni segnate da tre record consecutivi di partecipazioni al concorso: direi quindi che ci sono tutte le ragioni analitiche e numerologiche per ringraziare Banca Macerata per il tratto di mare attraversato insieme e per issare oggi  da qui le vele verso nuovi orizzonti”.

Visibilmente soddisfatta anche la responsabile commerciale di Banca Macerata Debora Falcetta: “Banca Macerata ha da sempre a cuore i progetti che valorizzano e sostengono i giovani, la cultura, la musica e l’arte come sue dirette espressioni. Siamo molto felici di continuare a sostenere un’eccellenza come Musicultura, alla quale partecipiamo con iniziative tangibili che rafforzano la relazione di Banca Macerata con il territorio. Siamo immersi in prima persona in questo meraviglioso percorso fin dalle audizioni al Teatro Lauro Rossi di Macerata, proseguendo con la presenza in tutti i numerosi eventi organizzati nell’arco dell’anno, dal Concerto dei 16 a Recanati, fino alla settimana de La Controra nelle vie del Centro Storico di Macerata, e terminando con le serate finali nell’incredibile cornice dello Sferisterio, quando viene consegnato al vincitore assoluto il Premio Banca Macerata di 20 mila euro. È un piacere notare che il pubblico riconosce e apprezza il supporto di Banca Macerata a questa importante iniziativa. Questo ci inorgoglisce sicuramente, e ci sprona anche a fare sempre di meglio affinché il brand “Banca Macerata” possa essere conosciuto e riconosciuto come modello di Banca pronta ad ascoltare ed assistere ogni persona, famiglia ed impresa del nostro territorio.”

Un nuovo record di iscrizioni

Con ben 1.187 artisti iscritti nel 2024, di cui l’ 81.4% solisti e il 18.6% gruppi musicali, Musicultura registra per il quarto anno consecutivo il nuovo record di iscrizioni al prestigioso concorso. Da oggi si entra nel vivo di una delle fasi più delicate e interessanti, se pur non visibile al pubblico, dell’iter annuale di Musicultura: la disamina delle proposte in concorso, che si protrarrà per circa tre mesi.

“È un dato che entusiasma. Sapere che migliaia di ragazzi e ragazze considerano quello di Musicultura un banco di prova credibile è un onore e una responsabilità. – Ha spiegato Nannipieri – Le loro canzoni, da diversissimi punti di vista, raccontano di un Paese in rapido aggiornamento musicale, di pensiero e di modi di sentire. Già dai primi ascolti è evidente che la pentola della creatività è in piena ebollizione, ci riteniamo fortunati di stare, diciamo così, vicini ai fornelli, perché è davvero bello percepire sul nascere una tendenza o un talento che sbocciano. A proposito di talenti, il nostro grande in bocca al lupo va ai Santi Francesi, a Mario e Alessandro, che in questi giorni sono in lizza per il prossimo Sanremo e che ricordiamo due anni fa vincitori assoluti di Musicultura e dei 20.000 euro del Premio Banca Macerata.”

Il calendario della XXXV edizione

Nel corso della conferenza stampa è stato ufficializzato il calendario della XXXV edizione
di Musicultura. Le Audizioni Live, che tanto gradimento hanno riscosso da parte di un pubblico sempre più numeroso e sempre più attento, andranno in scena al Teatro Lauro Rossi di Macerata dal 1 al 10 marzo; i grandi concerti in piazza e il caleidoscopio di appuntamenti de La Controra movimenteranno il centro storico cittadino dal 17 al 22 giugno e le serate finali allo Sferisterio si terranno il 21 e 22 giugno.

I nuovi nomi del Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura 2024

Dardust, Ermal Meta, Piero Pelù, il regista Francesco Amato e la poetessa Mariangela Gualtieri entrano a far parte del Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura.
Si affiancano agli altri illustri membri del Comitato, i cui primi firmatari furono nel 1990 Fabrizio De André e Giorgio Caproni, e che in questa XXXV edizione del concorso sono: Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Giorgia, La Rappresentante di Lista, Dacia Maraini, Mariella Nava, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi. Spetterà a loro il delicato compito di designare, tra i sedici finalisti, gli otto vincitori del Festival.

Intanto si sono aperte le iscrizioni all’edizione 2024 del concorso con il quale Musicultura annualmente ricerca e premia potenziali nuovi, meritevoli protagonisti dell’arte popolare della canzone.
“Di canzoni stereotipate in giro ce ne sono già tante, un concorso in più servirebbe a poco se non andasse in cerca della fantasia, della meravigliosa singolarità di certi temperamenti artistici ed espressivi, dell’autenticità di chi scrive e canta perché ha storie e sogni da condividere. – Ha commentato il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri – Ora per noi è il momento di invocare i numi della Canzone affinché ci assistano nel tre mesi di ascolto e selezione che ci aspettano, siamo consapevoli della delicatezza del compito, ci apprestiamo a svolgerlo con la curiosità e la passione di sempre”.

Gianmaria Testa, Patrizia Laquidara, Pacifico, Simone Cristicchi, Pilar, Giuseppe Anastasi, Fabio Ilacqua, Mannarino, Renzo Rubino, Margherita Vicario, Lucio Corsi, La Rappresentante di Lista, Mille, i Santi Francesi, per arrivare ai Santamarea, la band siciliana vincitrice dell’edizione 2023, sono solo alcuni degli artisti che nel corso degli anni si sono segnalati all’attenzione nazionale grazie alla vetrina di Musicultura.
Al vincitore assoluto andranno i 20.000 euro del Premio Banca Macerata, un aiuto concreto a tutela dell’indipendenza artistica di chi affronta le difficoltà degli inizi di carriera.
Ma è il concorso nel suo insieme a configurarsi come un’occasione di arricchimento professionale e artistico. L’esperienza si snoda lungo un arco di più mesi, stimola il confronto tra artisti diversi, li lascia contrattualmente liberi, non li incasella nelle necessità narrative e produttive dei format, dà loro modo di esibirsi dal vivo davanti a platee via via più consistenti, fino ai 2.500 spettatori presenti nel mese di giugno alle serate conclusive del Festival allo Sferisterio di Macerata, offre una vetrina mediatica di alto profilo che include un ampio spettro di iniziative web e social e la partnership con la Rai.

Musicultura 2023: ecco com’è andata la XXXIV edizione

Musicultura è il festival che da 34 anni ascolta, valorizza e premia la creatività nella canzone italiana, senza confini di genere.

L’edizione 2023 è iniziata registrando un record di partecipazioni al concorso: alla chiusura del bando infatti sono risultati 1.113 gli artisti iscritti. Ci sono voluti quasi tre mesi per ascoltare con cura le loro canzoni e per selezionare le proposte che, a nostro avviso, risultavano le più meritevoli. Tutti gli artisti esclusi, come avviene fin dalla prima edizione, hanno ricevuto una risposta scritta con un commento sui brani inviati.
L’iter del festival si è svolto poi nell’arco di quasi sei mesi, attraverso varie e articolate fasi, e si è concluso con la vittoria dei Santamarea.
Proviamo a raccontarvelo.

Le Audizioni Live


FEBBRAIO / MARZO 2023

Il viaggio comincia con le Audizioni, la snodo principale del festival, la prima fase live del concorso. Al Teatro Lauro Rossi di Macerata va in scena una vera e propria maratona musicale: 56 proposte artistiche sul palco (selezionate fra le 1.113 inizialmente iscritte al concorso), 234 musicisti al seguito, 4.237 spettatori in teatro, 400.000 in streaming, 10 serate consecutive di musica live.
Gli artisti in gara si esibiscono, suonando rigorosamente dal vivo i brani del proprio repertorio, davanti alla commissione di Musicultura che insieme ad una giuria composta da venti studenti universitari selezionerà, al termine delle Audizioni, la rosa dei sedici finalisti del concorso.
Tra un artista in gara e l’altro, salgono sul palco, tra chiacchiere e note, anche John Vignola, Morgan, Margherita Vicario, Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello.

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I finalisti


APRILE / MAGGIO 2023

AMarti, Ilaria Argiolas, Michele Braganti, Caponetti, cecilia, Ferretti, Frenesi, Lamante, Lilo, Simone Matteuzzi, Mira, Nervi,  Rosewood, Santamarea, Cristiana Verardo, Zic sono i finalisti dell’edizione 2023 del concorso.
Le loro canzoni vanno a comporre la compilation dell’edizione, prodotta e distribuita da Musicultura, e tornano ad essere suonate dal vivo, questa volta al Teatro Persiani di Recanati: i 16 finalisti di Musicultura 2023 sono infatti i protagonisti di due serate evento in scena nella città leopardiana e trasmesse in diretta da Rai Radio1, media partner del festival.
Per tutto il mese di maggio, le canzoni di Musicultura sono anche al centro della programmazione musicale di Rai Radio1, in particolare de La Nota del giorno, trasmissione condotta da John Vignola.

L’ulteriore selezione, da sedici finalisti a otto vincitori, avviene con l’ascolto delle canzoni in gara e il voto del Comitato Artistico di Garanzia, la speciale giuria di Musicultura composta da personalità del mondo della musica, del cinema e della letteratura. Hanno valutato le canzoni di Musicultura 2023: Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Boosta, Fabrizio Bosso, Angelo Branduardi, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Cristina Donà, Giorgia, Irene Grandi, La Rappresentante di Lista, Dacia Maraini, Mariella Nava, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi.

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I vincitori


GIUGNO 2023 – Roma, Sedi Rai

Nella Sala degli Arazzi della sede Rai di Viale Mazzini vengono annunciati gli 8 vincitori di Musicultura 2023: AMarti, Ilaria Argiolas, cecilia, Lamante, Simone Matteuzzi, Santamarea, Cristiana Verardo e Zic sono attesi sul palco dello Sferisterio per l’atto finale del festival condotto per la prima volta da Flavio Insinna e Carolina Di Domenico.

Nel giorno dell’annuncio i vincitori di Musicultura 2023 tornano ad esibirsi dal vivo: questa volta è la Sala A della sede Rai di Via Asiago a fare da scenario al loro concerto trasmesso, sempre in diretta, da Rai Radio1 .

GIUGNO 2023 – Macerata, Arena Sferisterio

I conduttori Carolina Di Domenico e Flavio Insinna aprono le serate finali di Musicultura 2023. Il palco dello Sferisterio accoglie i vincitori del concorso e grandi nomi come Fabio Concato, Ermal Meta, Santi Francesi, Paola Turci, Dardust, Rachele Andrioli e Coro a Coro, Simone Cristicchi e Amara, Mogol…

Tutto mentre in Piazza Mazzini, nel bus di Rai Radio 1, John Vignola, Marcella Sullo e Duccio Pasqua commentano le serate in diretta e accolgono vincitori e ospiti del Festival.

Il concorso si conclude con la proclamazione del vincitore assolutoil gruppo palermitano Santamarea, con il brano omonimo, riceve non solo il premio Banca Macerata di 20.000, ma anche la Targa della Critica, del valore di 3.000 euro, intitolata a “Piero Cesanelli”, ideatore del Festival e suo direttore artistico fino al 2019.
La band si aggiudica anche il Premio PMI per il Miglior Progetto Discografico e il Premio per il Miglior Testo, del valore di 2.000 euro ciascuno. Il Premio NuovoIMAIE destinato a una tournée, invece, viene assegnato a Lamante per il brano L’ultimo piano.

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Tutte le esibizioni

Rivivere Musicultura è sempre una forte emozione e, anche se il tempo passa veloce, abbiamo modo di fissarla nel tempo: è possibile, infatti, guardare e ascoltare il meglio delle due serate all’Arena Sferisterio su Rai Play, grazie a uno special, firmato alla regia da Duccio Forzano, interamente dedicato alla XXXIV edizione del Festival andato in su Rai 2.

Quintorigo e Gino Castaldo, jazz sotto le stelle a Lunaria 2023

L’edizione 2023 di Lunaria, la rassegna estiva recanatese, inizia sull’Orto sul Colle dell’Infinito con “Mingus, la storia di un mito”, lo spettacolo che, con i poliedrici Quintorigo e il giornalista Gino Castaldo, rievoca la spiritualità di Charles Mingus, l’intramontabile leggenda del jazz.

Quintorigo

Quintorigo è un ensemble di talentuosi musicisti e cantanti formatosi nel 1996, che operano nelle vie infinite del jazz.

La loro carriera nasce come cover band ma è nel ’98 con il disco autoprodotto Dietro le quinte che trovano la vera identità musicale del gruppo. Al Festival di Sanremo 1999 si fanno conoscere al grande pubblico con Rospo e si aggiudicano il Premio della Critica nella sezione “Giovani” e quello della Giuria di qualità. Lo stesso anno grazie a Rospo vincono la Targa Tenco per la miglior opera prima.
Mingus, la storia di un mito è una trasposizione del progetto Play Mingus, che nasce come nasce il jazz, ovvero suonando dal vivo, mentre si celebra l’amore incondizionato da parte del gruppo nei confronti di Charles Mingus.

Gino Castaldo

La dialettica tra musica ed effetto nostalgia dello spettacolo è nelle mani di Gino Castaldo, critico musicale, scrittore per Repubblica e curatore del settimanale Musica insieme ad Ernesto Assante.

I suoi aneddoti, che abbiamo ritrovato anche all’interno dello spettacolo, sono il frutto di una lunga carriera, fatta di radio, tournée, televisione, rubriche specializzate, libri e molto altro ancora.

L’intervista

Quintorigo, nel 2008 avete realizzato Quinto – Play Mingus il vostro primo album dedicato alle composizioni di Charles Mingus. In occasione del centenario della sua nascita è arrivato il secondo disco Play Mingus vol.2. Com’è stato riprendere in mano una figura del genere, selezionare le canzoni da inserire nel nuovo album e farle vostre?

Valentino Bianchi, sassofonista dei Quintorigo: «Beh, certo. Il primo lavoro fu pionieristico e fu una scommessa. Non ci credevamo molto neanche noi per quanto la figura di Mingus ci attraesse magneticamente fin da ragazzini. In quel mondo era l’autore che ci diceva di più e che ci risuonava di più anche per il suo approccio così sperimentale, contaminato, libero. Invece, il disco andò molto bene, vinse anche qualche premio e suonammo tanto in giro. Ci è tornata la voglia semplicemente, anche perché una discografia smisurata come la sua non può essere riassunta da 12 tracce. Quindi approfittando effettivamente del centenario, l’anno scorso, abbiamo deciso di realizzare un Quintorigo – Play Mingus vol.2. Ci sarà forse anche un terzo, perché non basta mai. Però anche con un approccio, se vogliamo, un po’ diverso nell’arrangiamento, nella scelta dei brani. Abbiamo cercato il Mingus “più roots”, se vogliamo, quello più vicino al gospel, allo spiritual, che sicuramente era una vena che faceva parte della sua poetica. E così dal disco è nata una proposta live un po’ particolare che si avvale della collaborazione di Gino Castaldo che, rispetto a noi, ha avuto la grande fortuna di conoscerlo e di frequentarlo. Per questo, è uno spettacolo soddisfacente sia dal punto di vista musicale che della narrazione.»

Con la partecipazione di Gino Castaldo lo spettacolo si arricchisce di una componente narrativa importante che ci accompagna analizzando e facendoci comprendere meglio la figura e la musica di Mingus. Come è nata questa collaborazione e perché un normale concerto non sarebbe stato sufficiente per raccontare una personalità del genere?

Gino Castaldo:  «Allora diciamo che i Quintorigo bastavano a sé stessi tranquillamente.» ·
Valentino Bianchi:  «Come Gino Castaldo, eh!»
(ridono)
Gino Castaldo:  «Mi arrivò questa telefonata. Evidentemente loro avendo già fatto un percorso su Mingus e dovendo farne uno nuovo hanno pensato a delle cose. Morale, mi è arrivata questa telefonata dicendo – Ma se mai dovessimo… che dici? – E loro quando me l’hanno fatta questa domanda, non sapevano neanche che io avessi anche avuto la conoscenza e quindi la prima cosa che ho detto – Dico guarda, andate a toccare anche un tasto emozionante per me – perché io ho avuto anche un paio di aneddoti di cui uno molto personale che ovviamente qui non anticiperò perché è la sorpresa. Quindi ho aderito con entusiasmo. Poi io penso, ripeto, loro bastano e avanzano a sé stessi. Però queste forme, io lo sto facendo anche in altre occasioni, queste forme di narrazione collegate alla musica mi sembrano una bellissima direzione e l’abbiamo fatto alcune volte. C’è sempre piaciuto molto farlo perché mi sembra un’interazione che ha un senso anche poeticamente devo dire, no?»
Valentino Bianchi:  «Assolutamente.»
Gino Castaldo:  «A me non piace fare le cose didascaliche, quindi il mio non è un racconto didascalico. Sì, racconto delle cose, ma è anche, almeno spero, evocativo.»

Mingus, grande musicista e compositore che ha saputo unire generi diversi in una musica ricca di contaminazioni con al centro il suono, allo stesso tempo anche una figura impegnata politicamente. Quanto può essere attuale una figura come la sua oggi e cosa possono imparare da lui musicisti e non solo?

Gino Castaldo:  «Questo è difficile, risponde lui.»
Valentino Bianchi:  «No, Gino, sei tu il musicologo. (ridono) Ammazza questa…
In realtà il motivo per cui tutto questo c’è, esiste, sussiste, fondamentalmente non è per le nostre tasche, che non cambia più di tanto. È proprio per far conoscere un gigante come Mingus ad una popolazione, diciamo italiana, che suo malgrado magari non lo conosce o non lo conosce abbastanza. Quindi c’è un intento divulgativo in tutto questo. Chi esce da qui va a comprare un disco di Mingus? Bene, più che il nostro o i libri bellissimi di Gino noi siamo più contenti se uno si va poi a cercare l’originale, quindi sicuramente c’è quello. E poi c’è il piacere nostro da musicisti di reinterpretarlo.»
Gino Castaldo:  «Guarda, posso aggiungere che, se c’è un motivo per questa cosa che facciamo è perché oggi non esistono cose simili. Cioè, stiamo parlando di un gigante come Mingus, ma potremmo farlo anche in altri campi, in altri generi, filoni della musica. Sono personalità che oggi non ci sono, quindi probabilmente anche per questo hanno molto da insegnare a tutti. È materiale vivo non è museale, è qualcosa che non a caso viene suonato dal vivo. Raccontato dal vivo.»
Valentino Bianchi:  «Bravo, sì.»
Gino Castaldo: «Perché è qualcosa che tutti possono e dovrebbero, anzi, utilizzare oggi, oggi anche se è materiale di qualche anno fa.»




 

Rivivi le emozioni della finalissima di Musicultura su RaiPlay

GUARDA LO SPECIAL

Il meglio di Musicultura 2023, andato in onda su Rai 2 in seconda serata il  6 luglio e contemporaneamente trasmesso nel mondo da Rai Italia, è ora disponibile su RaiPlay.
La XXXIV edizione del Festival della Canzone Popolare e d’Autore italiana, con media partner Rai, si svolge nelle Marche, nel meraviglioso scenario dello Sferisterio di Macerata e vede quest’anno per la prima volta alla conduzione Flavio Insinna e Carolina Di Domenico.

Tra gli ospiti Simone Cristicchi e Amara, Fabio Concato, Paola Turci, Santi Francesi, Ermal Meta, Dardust. Con essi i vincitori del concorso di Musicultura, che è già stato il trampolino di lancio per artisti come Gianmaria Testa, lo stesso Simone Cristicchi, Pacifico, Fabio Ilacqua, Mannarino, Margherita Vicario, La Rappresentante di Lista, Santi Francesi e tanti altri.
I vincitori dell’edizione 2023 del concorso, nominati dal Comitato Artistico di Garanzia, sono Lamante, Santamarea, AMarti, Zic, Ilaria Argiolas, Cristiana Verardo, cecilia, Simone Matteuzzi.

Tra le peculiarità della manifestazione c’è da segnalare la possibilità che è data agli spettatori dello Sferisterio di votare ed elegge il vincitore o la vincitrice assoluta. Il programma, firmato da Matteo Catalano ed Ezio Nannipieri con la regia di Duccio Forzano e con Cristiano D’Agostini delegato Rai, vede anche la partecipazione di Rai Radio1, la radio ufficiale di Musicultura, che segue l’evento con Marcella Sullo, Duccio Pasqua e John Vignola.
Completano e impreziosiscono il racconto della manifestazione RaiNews 24, Tgr Rai e RaiPlay Sound.